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Visualizzazione dei post con l'etichetta Politicamente scorretto

Il corpo delle donne e altri racconti

La vicenda Wikileaks, oltre agli ovvi risvolti diplomatici, porta con se altre meno scontate conseguenze. È come se l'età dell'innocenza fosse finita, e alcuni sogni fossero morti all'alba. Il primo mito che è caduto è quello – ripetuto spesso dal nostro maggiore e più anarchico blogger, Beppe Grillo – secondo cui "Internet non si può controllare". I fatti di oggi, se non fosse bastato il (cattivo) esempio della Cina, dimostrano il contrario. L'architettura dei nomi a dominio, con i domini geografici di primo livello, i dodici root server che controllano i DNS di tutto il mondo, e i famigerati providers che possono staccarti la spina e farti sparire dal mondo virtuale senza tanti perché (Facebook lo fa anche più brutalmente), smentiscono l'idea di un Internet decentralizzato e anarchico. Il secondo mito crollato è quello della Svezia come l'hanno vista una generazione di italiani vitelloni, immortalati dal grande Alberto Sordi: la terra promessa...

Buonismo e perdonismo

Un altro omicidio violento ed inspiegabile. Ed implacabili, le due domande standard dei TG ai parenti delle vittime: " Lei cosa prova? " e " Lei perdona gli assassini? ". Mai, dico mai, uno che risponda: 'Ma naturalmente sono contentissimo che abbiano ammazzato mia madre! '. Le due domande, così banali da far sembrare un genio Gigi Marzullo, hanno in realtà uno scopo ben preciso: occorre servire in prima serata emozioni forti, dolore e perdono, e per questo i giornalisti non esitano a fare i guardoni nei sentimenti altrui. Sollecitando l'esternazione di un dolore scontato e che un po' di umano tatto vorrebbe rimanesse coperto da riserbo, e subito dopo l'assoluzione delle vittime che è anche autoassoluzione. Perché volere giustizia in questo paese dalla giustizia smandrappata e spettacolarizzata costa. E perché bisogna ammannire ai buoni borghesi che stanno a tavola la loro razione di buoni sentimenti quotidiani. Niente faide, certo, non sta b...

Stronze si nasce

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Talvolta la lettura delle statistiche del mio sito mi riserva divertenti sorprese. Una visitatrice è arrivata a me digitando su Google la seguente chiave di ricerca: " con gli uomini è meglio essere stronze o dolci? ". Ehhhh, un bel dilemma, non c'è che dire. Tal Sherry Argov ha scritto sull’argomento ben due manuali: " Perché gli uomini sposano le stronze... e lasciano le brave ragazze ", e " Falli soffrire. Gli uomini preferiscono le stronze ". E su Facebook, ci sono decine di gruppi di ragazze stronze o aspiranti tali, tutte convinte che “stronza” sia un complimento. Povere frustrate, che scambiano la durezza di cuore e il cinismo per forza d’animo, e l’insensibilità per carattere ... Ma cos’è esattamente una stronza ? La definirei una persona manipolatrice , che sin dall’infanzia ha maturato un certo meccanismo conflittuale in funzione di difesa preventiva. Perciò non si lascia mai andare, cerca il controllo, costruisce relazioni asimmetriche e ...

Cervelli in fuga 2

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L’università italiana torna alla ribalta per alcuni eclatanti casi di nepotismo, come il figlio del professore messinese che si presenta senza concorrenti a un concorso per professore associato, nella stessa facoltà del padre. Nulla di nuovo, in realtà. Che l’università italiana non abbia esattamente al centro delle sue preoccupazioni lo studente se n’è accorto chiunque l’abbia frequentata, nevvero? Già a partire dagli esami, all'università si va avanti a simpatia, per cooptazione. Leccando. Una lunga scia di bava tiene tutti uniti. Chi non sappia ingraziarsi un professore, o un assistente, è out . L' Economist della settimana scorsa definisce l'università italiana " one of the worst managed, worst performing and most corrupt sectors in Italy ". Eppure, miracolo, gli accademici sono riusciti a mobilitare gli studenti a difesa dei loro interessi, contro la riforma Gelmini. Contro ogni possibile riforma del resto, il copione è sempre lo stesso da anni: occupazi...

Italiani brava gente?

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Il pestaggio di un cinese a Tor Bella Monaca da parte di una banda di bulli che aveva già aggredito degli africani, è un brutto campanello d’allarme. Il razzismo c’entra, indubbiamente. Anche se chi commette atti del genere ha una testa così vuota che sarebbe persino fargli un complimento attribuirgli una qualche sorta di ideologia o forma di pensiero organizzato. I vari -ismi sono sempre il paravento dietro il quale si nasconde l'assoluta mancanza di una personalità. Quello che è accaduto è il percolato di un mantra che ci viene ripetuto ossessivamente: gli stranieri sono pericolosi e minacciano la nostra società. E poco male se è vero il contrario, se è invece grazie al contributo di questa povera gente, desiderosa di lavorare e di spaccarsi la schiena, che continuiamo ad andare avanti. Anzi, proprio per questo. Al borgataro, la disponibilità al sacrificio di un africano, capace di attraversare il deserto e il mare per venire a raccogliere pomodori, appare solo un memento della ...

Non è la fine del mondo

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A due settimane dall'avvio, il Large Hadron Collider, l'acceleratore del CERN di Ginevra inaugurato con gran battage pubblicitario due settimane fa, è già guasto. Ho visitato il CERN anni fa, quando ero stabilmente residente sul Lemano, e tutto quello che ne ricordo è un buco riempito di tubi multicolori. Un posto tutt’altro che affascinante, dunque, e bisogna congratularsi col talento per la pubblicità e il fund raising degli scienziati ginevrini se l'inaugurazione dell'LHC, un evento per soli addetti ai lavori, è stata trasformata in un happening cui ha voluto partecipare persino lo scrittore Andrea Camilleri. È interessante osservare quanto gli scienziati, personaggi tutto sommato banali, siano ammantati di un’aura romantica: resiste imperterrito presso l'opinione pubblica, lo stereotipo dello scienziato distratto, tra le nuvole, popolarizzato dal personaggio del Dott. Enigm, svagato scienziato atomico amico di Topolino durante la Guerra Fredda. I fisici, poi, s...

Grande Emma

Emma Bonino è stata un bravissimo Commissario Europeo e Ministro, ed è una delle donne che occupano la scena pubblica da anni con dignità, senza gli sgallettamenti e i presenzialismi di tante sue più giovani colleghe. Una ‘d onna politica ’, piuttosto che una ‘ donna in politica ’. Che vuole siano sempre in primo piano le sue idee, piuttosto che la sua persona. Il tiro mancino che ha giocato a un settimanale femminile - annunciando la (falsa) notizia del suo fidanzamento a 60 anni, abbondantemente ripresa da tutti i giornali “seri”, che hanno invece trascurato il suo impegno politico - è dunque un doppio colpo da maestro. Perché al tempo stesso sbugiarda il sistema italiano dell’informazione, così concentrato sul gossip da trascurare le notizie vere, e perché mette a nudo nella sua miseria lo stereotipo della femmina in carriera, che ama raccontarsi, svelare il suo privato, parlarsi addosso, sciorinare il suo vissuto, quasi per rassicurarsi di essere nonostante tutti i suoi impegni, ...

Facciamo l'amore!!!

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“ Sorpresi a fare sesso nel confessionale ”, titola un giornale . Mi colpisce non la trasgressività provinciale dei due cialtroni romagnoli che non trovano posto migliore per lasciarsi andare di una chiesa, ma quanto sia entrata nell’uso corrente una espressione così volgare e americaneggiante come “ fare sesso ”. Poche parole sono state così dirompenti, nel costume, ed al tempo stesso così densamente significative. Una volta si sarebbe detto “ fare l’amore” , e d’accordo, non era vero amore, spesso, era sempre il buon vecchio sesso. Ma chi “ faceva l’amore ” o meglio, “all’amore” , si concepiva come una unità di corpo ed anima. Si fingeva l’amore, forse, ma non lo si negava: semplicemente ci si esercitava mimando, in vista di qualcosa di più importante e serio. Poteva essere la storia di una sera, la classica botterella, ma l’occasionale compagna era pur sempre una persona. Non si poteva non esserne coinvolti, almeno un po'. E un gentiluomo non doveva mai lasciarla con la sensazi...

Le parole non sono innocenti

Dalla cronaca di oggi. Episodio numero uno: cinque balordi a Verona chiedono una sigaretta a un ragazzo. Lui rifiuta, loro lo pestano a sangue. Oggi il ragazzo è morto. Episodio numero due: un quattordicenne è stato arrestato a Viterbo dalla polizia per aver sottoposto un suo coetaneo a una serie di atti di violenza: gli ha prima bruciato i capelli, poi gli ha spento le sigarette sulle braccia I due episodi (per tacere della circostanza che un quattordicenne abbia tanta facilità di accesso alle sigarette) vengono così spiegati dalla stampa: il primo è opera di un gruppo “neonazista” , il secondo un episodio di “bullismo” . Mi si consenta di essere un po' diffidente verso certe etichette. La violenza sui banchi di scuola esisteva già prima che qualcuno inventasse il termine bullismo, ma è la parola che crea il fenomeno : si scambia l’innovazione linguistica per novità sociale. L’etichetta-didascalia che sottolinea ed illustra l’atto di violenza serve a scomporre la violenza in quant...

Salvate la birra !!!!

Avevo già espresso in due post (" Il Camionista del Kent " e " Il Premio Ignobile ") la mia diffidenza verso i profeti di sventura che ci vogliono vendere la teoria del cambiamento climatico. In questo sito sono pazientemente elencati 428 annunciati (ed implausibili) “effetti del riscaldamento globale”. Cui se ne aggiunge un altro, per me il più preoccupante. Il Corriere (sempre più una versione seria dell'indimenticabile "il Male") rilancia questa notizia: Cambiamento climatico, birra a rischio Calano le piogge e intere regioni diventeranno aride. Diminuirà la produzione di orzo, ingrediente fondamentale per il malto E già aumenta il prezzo dell'alluminio per le lattine WELLINGTON (Nuova Zelanda) - Il riscaldamento globale potrebbe mettere a rischio la produzione di birra. Jim Salinger, climatologo dell' Istituto nazionale neozelandese delle ricerche sull'acqua e l'atmosfera , ha affermato che il cambiamento climatico in atto provoch...

Prese in giro... su due ruote

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L'estate scorsa a Parigi mi sono molto divertito con il Velib , l'entusiasmante sistema di bike sharing che consente di prendere una bicicletta (gratis la prima mezz'ora) e lasciarla dove si vuole. Roma si appresta ad imitare Parigi, e speriamo che come al solito non si tratti di una pessima imitazione. Altro è abbracciare un'innovazione perchè si è convinti, altro è farlo per poter riempire le statistiche e dimostrare che anche a Roma si è fatto "qualcosa". Per una sana pratica della bicicletta, anche come mezzo di trasporto alternativo alla macchina, Roma manca di un ingrediente indispensabile: le piste ciclabili. Una pista ciclabile , come tutti sanno, è uno spazio dove le biciclette possono circolare in modo non promiscuo, in sicurezza ed anche sviluppando una certa velocità. In molti paesi civili, essa sottrae spazio alla circolazione delle automobili, contribuendo a ridurre il traffico urbano. In Danimarca e Olanda (paesi dove grazie alla costante pratic...

Punti... di vista

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Era più introvabile di Osama bin Laden, ma adesso, fortunatamente, è stato individuato e fotografato: il mitico punto G , il Sacro Graal del piacere, il bottone che accende l’orgasmo e promette di far impazzire tutte le donne. Non tutte, per la verità: apparentemente alcune lo hanno ed alcune no. Il che è un mistero nel mistero: perché Madre natura - così equanime da dare a tutti due occhi, un naso, una bocca (ma sul cervello non sono sicuro), e così generosa da regalare un paio di superflui capezzoli anche agli uomini – avrebbe negato questo favoloso dono ad alcune sue figlie? La scoperta crea improvvisamente una classe di meteci, donne di serie B, esteriormente indistinguibili dalle altre, che non proveranno mai le gioie più profonde. Vogliamo scommettere che il futuro gioco di società sarà correre a farsi fare una bella ecografia vaginale, che le signore potranno esporre trionfalmente in camera da letto, per provare di essere tra le elette? L’autore della pseudo scoperta è il prof ...

La finestra sul porcile

"Se ce fosse Dozza Roma nun sarebbe così zozza” era un vecchio slogan del PCI. Giuseppe Dozza fu il sindaco comunista della Bologna del dopoguerra, quando quel partito, colpito dalla conventio ad excludendum dal governo nazionale, portava come prova delle proprie concrete capacità di governo il cd. “ modello emiliano ”. I comunisti erano atei e scomunicati, mangiavano i bambini ed erano l’avanguardia di quei cosacchi che sarebbero venuti ad abbeverare i cavalli nelle fontane di piazza S. Pietro. Però erano efficienti, competenti ed onesti, e questo non lo si poteva negare. Cosa è rimasto di quell’epoca, dell’orgoglio di una classe dirigente formatasi in serie scuole di politica e rodata nella gestione dei problemi concreti, nell’ascolto del territorio, nella cucitura della società e delle sue pulsioni? Ben poco, a vedere le scene che vengono dalla Campania. La mondezza che sommerge Napoli e dintorni segna il campanello finale a un certo modo di intendere la politica, che oppone s...

Cotte e mangiate

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Generosa, e non solo di forme, Manuela Arcuri. L'attrice(tta) ha rivelato che la prima volta con lei gli uomini fanno inevitabilmente flop , intimiditi dal personaggio: quindi lei, rassegnata, concede sempre una seconda chance. La faccenda è del tutto plausibile: i meccanismi dell’eccitazione maschile sono quanto mai bizzarri, e può accadere di rimanere freddi sia davanti a una donna che non ci piace, sia a una che ci piace troppo; per di più col dubbio su quale delle due sia la vera causa. L’arcano era già discusso da Stendhal , nel suo saggio “Sull’amore”: “se entra un briciolo di passione nel cuore, entra un briciolo di possibilità di fare fiasco” (capitolo: “Del fare fiasco”) Noi uomini queste cose non ce le raccontiamo mai, quindi viviamo come drammi individuali fenomeni seccanti ma piuttosto comuni: le donne invece si confidano tra amiche, e possono contare anche su una varietà di magazine femminili dove di problemi sessuali si discute apertamente. Noi no: nei concilia...

Chiamali laici…

Certo che impedire al Papa di venire a parlare all’Università La Sapienza in nome della laicità, della tolleranza, della libertà di pensiero è davvero forte. Ma come? Persino Ahmadinejad ha potuto parlare alla Columbia University: l'Università di Roma cosa aveva da temere dal discorso di Ratzinger? Voltaire diceva: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma lotterò fino alla morte perché tu abbia il diritto di dirlo”. È il primo comandamento di tutti i veri laici e liberali, ben diversi dai cd. “libertari” che hanno a cuore una sola libertà: la loro. Certo non hanno letto Voltaire i 64 professori e i rumorosi studenti dei collettivi. I quali ultimi, poi - che noia - sono sempre uguali a quando all’università andavo io: le treccine rasta, le barbette, le ragazze con maglioni sformati, l’immancabile ritratto di Che Guevara, e poche idee molto confuse, espresse davanti ai microfoni con l’intercalare di tanti “cioè” e l’aria stupita di chi proprio non riesce a credere che qualcuno...

Una moratoria morale

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Dopo il voto all’ONU sulla moratoria della pena di morte, faceva un certo effetto sentir parlare Marco Pannella di “ vittoria della Vita ”. Un po' come se il Conte Dracula diventasse testimonial di una campagna per la donazione di sangue… Giuliano Ferrara ha di recente proposto un’analoga moratoria sull’aborto , mosso da ineccepibile logica: se ogni vita umana è sacra, anche quella del peggiore assassino seriale, non lo è a maggior ragione quella di un innocente? “condanniamo in linea di principio la soppressione legale di un essere umano senza guardare ai suoi motivi, che in qualche caso, in molti casi, sono l’aver inflitto la morte ad altri. Bene, anzi male. Il miliardo e più di aborti praticati da quando le legislazioni permettono la famosa interruzione volontaria della gravidanza riguarda persone legalmente innocenti, create e distrutte dal mero potere del desiderio, desiderio di aver figli e di amare e desiderio di non averli e di odiarsi fino al punto di amputarsi ...

Noiose conigliette

Benintenzionati e scherzosi amici - preoccupati delle troppe e profonde letture che vado facendo in questi tempi, complice anche la mia nuova condizione di pendolare - mi hanno fatto trovare sotto l’Albero di Natale un bel libro fotografico con i paginoni centrali di tutte le Playmates del Playboy americano dalla fondazione ad oggi. Ho per questa rivista, che pure non ho mai comprato, un antico amore: ricordo con tenerezza quando, ragazzino appena pubescente, trovai nell’armadio di un collega di ufficio di mio zio una copia del Playboy italiano del 1972. In copertina c’era Claudia Marsani – che, erano altri tempi, posò senza veli col permesso del padre a soli sedici anni . La scoperta fu così emozionante da procurarmi un subitaneo e marmoreo inturgidimento. Che ironia: la natura combina a noi uomini un ben crudele scherzo donandoci il massimo del vigore e della potenza a un’età in cui non interessiamo affatto alle donne. Mentre invece diventiamo incredibilmente attraenti ai lo...