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Visualizzazione dei post da settembre, 2007

Come la moglie di Lot

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Questo è il Palazzo di Giustizia di Roma . Oggi ospita la Corte di Cassazione. Passo davanti a questo edificio diverse volte al giorno, perché è davanti al mio ufficio. Istintivamente lo detesto. Pomposo, ridondante, goffo, costoso, pretenzioso, aulico, disfunzionale, pachidermico, pericolante, esso è la perfetta metafora della Giustizia Italiana. Se un monumento ha da essere verosimigliante al suo modello, allora nessuno è più azzeccato di questo. Rileggendomi la sua storia, scopro che è praticamente contemporaneo della Torre Eiffel (1889): incredibile. Proprio mentre in riva alla Senna l’ingegner Eiffel progettava la sua ardita torre che sfidando il cielo preconizza l’età del volo, in riva al Tevere il Calderini costruiva un croccante fatto di quadrighe e di statue in toga... L’uno guardava al futuro, l’altro al passato. Credo che il passatismo sia la grande malattia mentale dell’Italia. Lo è a tal punto che persino i seguaci di un movimento che avrebbe dovuto essere ai suoi antipod

L'arpia Birmana

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Anni fa, a Ginevra, ebbi uno scambio di idee, cortese ma piuttosto acceso, con il famoso ambasciatore di Singapore Kishore Mahbubani , già presidente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, uno dei maggiori intellettuali asiatici nel settore delle relazioni internazionali. È nota la sua teoria sul declino dell’Occidente, e sulla superiorità dei cosiddetti “ valori asiatici ”: disciplina, ordine e rispetto della gerarchia. Secondo Kishore Mahbubani la democrazia non è un ingrediente necessario per lo sviluppo economico, e gli esempi della sua Singapore e della Cina sembrerebbero dargli pericolosamente ragione. Purtroppo, non si può sempre contare sulle dittature illuminate, e il caso della Birmania lo dimostra. Quella che si gioca a Rangoon è una partita che va ben al di là della sorte di quello sventurato paese. La Cina , principale partner della Birmania, non ne vuol sapere di esercitare pressioni sulla sanguinaria giunta militare. È la sua linea tradizionale, una non interferenza al l

Scene da un'italia mammona

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Due notizie di oggi, apparentemente senza legame tra loro. 1) Mario D'Auria, il padre di Enzo, l’ufficiale dei servizi segreti rapito in Afghanistan e colpito a morte durante la liberazione si sfoga sui giornali: “ Mio figlio è soltanto un ragazzo. Lui ha scelto di partire militare, ma io sono sempre stato contrario ”. 2) Il Coordinamento dei genitori degli universitari di Bari che hanno partecipato ai test di ingresso alle facoltà di medicina e odontoiatria ai primi di settembre vuole promuovere un ricorso al Tar contro l'annullamento della prova, rivelatasi truccata. Un piccolo spaccato dell’ Italia mammona . Enzo D’Auria è un uomo che ha fatto una scelta di vita a 17 anni, quando molti brancolano nel buio assai più a lungo, ha trent’anni, è padre di tre figli, ma è ancora, per suo padre, “soltanto un ragazzo”. Uno sfogo privo di dignità, umiliante per chi lo fa, e per il figlio, che avrebbe almeno diritto in punto di morte, al rispetto delle proprie scelte di vita. Almeno qu

Razionalità circolare e italianità tetragona

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La rotatoria compie cent’anni. Fu infatti nel 1907 che l'urbanista francese Eugène Hénard mise a punto il sistema di circolazione a rotatoria — basato su un semplice anello stradale a senso unico: chi è già dentro ha la precedenza su chi si immette dall'esterno. Il principio consente di snellire il traffico perché non è necessario fermarsi agli incroci — basta rallentare — e di ridurre gli incidenti. Uno studio del 2001 dell'Iihs americano («Insurance Institute for Highway Safety») ha documentato che nelle rotatorie avviene un 80% di incidenti in meno rispetto ai tradizionali incroci con semafori. La Francia è oggi l’indiscussa capitale delle rotatorie. Sono ad ogni angolo, magari esasperanti, ma utilissime: rallentano il traffico e lo disciplinano, rendendolo più sicuro. È simpaticamente paradossale che proprio nella patria di Cartesio sia stato inventato un modello di incrocio circolare che si è rivelato assai più razionale di quello “cartesiano” ad assi perpendicolari.

Politicamente scorrettissimo

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In copertina campeggia un rasoio. Non è per la barba. Il tema di questo libro è chiaramente la castrazione . L’ho acquistato, dopo avergli dato una scorsa veloce, solo perché si trattava evidentemente di un testo controcorrente: Dio sa se ne abbiamo bisogno in questi tempi di ‘pensiero unico’. Solo dopo ho scoperto di avere tra le mani quello che in Francia, prima delle presidenziali, è stato un vero caso letterario. “ L’uomo maschio ” (Piemme, pagg. 143, euro 11,50), di Eric Zemmour , francese, giornalista e polemista de Le Figaro, è duro e cattivo sin dalle prime righe, e va giù come un cazzotto, contro tutto ciò che è considerato politicamente corretto, dicendo quello che è oggi assolutamente vietato non solo dire, ma anche pensare. Dove sono finiti i maschi di una volta? Se lo chiedono in tanti ed in tante, da ultimo la simpatica Berarda del Vecchio nel suo gustoso “Sdraiami” . Quelli della mia età hanno fatto in tempo a vedere l’ultima generazione di uomini che si sono confron

Sotto un sole giaguaro

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Poffarre!!! Siamo entrati in autunno già da due giorni. Lo confesso, non me ne sono affatto accorto. Uno pensa all'autunno in questo modo: un mare di foglie secche rese pappa dalla pioggia. Ma domenica era una giornata eccezionalmente soleggiata, ed al mare (Capocotta) si stava benissimo . Lasciamo pure agli araldi di sciagura le preoccupazioni sul clima che cambia. Purchè su di noi splenda sempre glorioso il sole.

Un sigaro e un capoluogo non si negano a nessuno

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A percorrere le strade tortuose dei colli pescaresi, verso Penne e un invitante piatto di agnello, sembra che sia una stele di marmo. Invece fortunatamente è solo polistirolo dipinto, ma il monumento che la Provincia di Pescara ha eretto a sé stessa in tutti i suoi comuni per celebrare il suo ottantesimo anniversario (una stele bucata da un 8 e uno zero che sembrano una scarica di pallettoni) a me sembra ugualmente uno spreco di soldi. Non so più quante sono le province. Nessuno sa bene a cosa servano , ma il loro numero cresce, e con esse i costi di gestione. Quando andavo a scuola, le province sarde erano tre, adesso sono otto. E tutte le nuove hanno un doppio capoluogo, come documentato in questo servizio di Rai Report . Poi magari le province si decentrano ulteriormente in circondari, che poi a loro volta vogliono diventare provincia. Quando si parla di tagli agli sprechi si pensa solo allo Stato. Quando si parla male della Pubblica Amministrazione, si pensa solo all’amministrazi

Cupio dissolvi, burlando la legge

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Antefatto: un ex ministro (dei trasporti !), Claudio Burlando, entra contromano in autostrada , va avanti per un chilometro. Quando viene fermato dalla Polizia Stradale mostra un tesserino da deputato (scaduto, non è più parlamentare) e non viene multato. Certo per i politici non si applica direttamente il DPCM 28 novembre 2000, "Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni" che recita: Art. 9. Comportamento nella vita sociale 1. Il dipendente non sfrutta la posizione che ricopre nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino. Nei rapporti privati, in particolare con pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, non menziona né fa altrimenti intendere, di propria iniziativa, tale posizione, qualora ciò possa nuocere all'immagine dell'amministrazione. Però la capacità della nostra classe politica di screditarsi in un momento in cui è sotto schiaffo da parte dell'opinione pubblica è davvero strabiliante. Gu

A passo di carica, ma guardando all'indietro

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Campo de’ Fiori, uno stanco, rauco, ripetitivo Pannella celebra il 20 settembre al grido di " No Vatican, No Taliban ". Pochi ad ascoltarlo. Che il 20 settembre si celebri in Campo, anziché là ove sarebbe più naturale, a Porta Pia, non è casuale: da sempre questa ricorrenza è cara agli anticlericali che hanno ne lla statua di Giordano Bruno un punto di riferimento. Peccato, una data che segna il compimento dell’Unità nazionale meriterebbe ben maggiore solennità di accenti ed unanimità di consensi. Dovrebbe essere una data ‘inclusiva’ ed unificante, ma siamo il Paese dove anche le ricorrenze nazionali diventano occasioni partigiane: la sinistra si è impossessata del 25 aprile, e i cosiddetti laici del 20 settembre. La liberazione di Roma come primo passo della liberazione dai preti? Sciocchezze. Porta Pia non fu affatto una sconfitta della Chiesa. I bersaglieri la sollevarono dal fardello del potere temporale, e questo le fece solo bene. Non a caso, ricorda Giulio Andreotti,

Tre al prezzo di uno

Un anno fa, la proposta di Nicola Rossi - favorire il ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione approfittando dell’occasione unica del prossimo prepensionamento di quasi mezzo milione di persone - mi aveva trovato del tutto favorevole, e lo avevo scritto in un intervento pubblicato anche dal Corriere della Sera . Essa aveva il pregio di superare i ricorrenti e dannosi ‘blocchi del turnover’, che l'esperienza ha dimostrato non avere alcun effetto benefico sulla spesa per il personale. L’odierna proposta del governo, prontamente respinta (stupirsi?) dalla Triplice, è ben diversa: si tratterebbe di prepensionare tre dipendenti anziani per sostituirli con un precario. Ora, non c’è dubbio che, talvolta, i dipendenti più anziani costituiscono nella PA un freno al cambiamento. Ma è anche vero che sono portatori di un patrimonio di esperienza e di professionalità, oltre che vere e proprie ‘memorie storiche’ degli uffici, che non può certo essere sostituito dalla sera alla matti

Dove ti porta il cuore

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Un serio studio scientifico americano , che ha causato molta sensazione oltreoceano, rivela che gli uomini, assai più delle donne, mettono al centro delle loro aspirazioni l’amore, e per esso sarebbero ben disposti a sacrificare la carriera. Personalmente, non vedo la sorpresa: già Cary Grant in “Indiscreto” di Donen (1958) reclamava che “ Sono gli uomini i veri romantici! ”, e potrei offrire la mia personale testimonianza, visto che anni fa, accecato d’amore, avrei volentieri rinunciato alla mia carriera per trasferirmi in Germania a fare il pizzaiolo, pur di stare vicino a una signora, che, dal canto suo, simili problemi non si poneva neppure, essendo una di quelle carrieriste arrembanti che vivono per lavorare. Andò male, e non cesso di ringraziarne tutti gli dèi del Pantheon, Inshallah! : ma non sono pentito dei miei slanci, solo di averli diretti verso una persona immeritevole. Quali le ragioni di una scelta apparentemente controcorrente? Perché gli uomini sembrano voler giocare s

Cara professoressa B....

“ I professori universitari (anche se, in verità, non tutti) sono uomini di cultura. Usando una brutta parola, sono “intellettuali”. Gli intellettuali spesso si danno arie di superiorità. Avendo letto qualche libro in più della media (in realtà non è un merito, è solo una questione di mestiere) si spacciano per migliori, più saggi, più illuminati, degli altri esseri umani. Ma, naturalmente, non è vero. Essi sono fatti con lo stesso impasto di virtù e vizi di tutti gli altri. E sono ugualmente capaci di indulgere al conformismo, alla vigliaccheria, all’opportunismo. In una sola cosa gli uomini di cultura sono effettivamente più bravi degli altri: nell’arte della dissimulazione, nella capacità di travestire di nobili ragioni i più bassi impulsi ” Prof. Angelo Panebianco (Corriere della Sera Magazine del giugno 2006)

Dedicato ai piacioni

Una lezione sulla leadership che vale ancora oggi. Non amo un generale alto, che sta a gambe larghe, fiero dei suoi riccioli e ben rasato. Uno basso ne voglio, con le gambe storte, ma ben saldo sui piedi, e pieno di coraggio. Archiloco

Il chilo dimagrito

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L’abbiamo studiato tutti a scuola: al Castello di Sévres, vicino Parigi, si conservano i prototipi originali di tutti i pesi e le misure del sistema metrico-decimale, il migliore e più duraturo legato della Francia Napoleonica all’umanità. Tra questi il Chilogrammo ufficiale. Il peso originale è un cilindro a base circolare di 39 mm di altezza e diametro, composto da una lega di platino e iridio. Ogni dieci anni viene confrontato con i campioni nazionali. E, parbleu! si è scoperto che ‘le Grand Kilo’, pur se gelosamente custodito e trattato con ogni riguardo, pesa 50 microgrammi in meno… Lasciamo agli esperti scoprire le ragioni di questo drammatico dimagrimento. Loro sono angosciati, mentre invece gioiscono gli obesi di tutto il mondo, per questa inattesa svalutazione delle loro pinguedini. Trovo che c’è qualcosa di deliziosamente ironico in questo peso che perde peso. Nella Francia dei maîtres à penser, degli arcigni intellettuali da caffè, si è forse consumato l’ultimo regicidio.

Come un gatto...

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E dopo tanto parlare di politica, di architettura, di pubblica amministrazione, di impegno sindacale e di amenità varie, lasciatemi dire quanto è bello mollare tutto, e dopo il lavoro andare a rosolarsi sul sedile di marmo dell'obelisco di Piazza del Popolo , a godersi il sole ronfando come un gatto, questo splendido sole di settembre e quest'aria che carezza amica la pelle, e a rimorchiare giovani turiste tedesche, facendo le fusa sornione, gattaccio monello che ha perso il pelo, ma non il vizio. Un Miao di pura ed assoluta beatitudine a tutti, da questa meravigliosa Roma settembrina...

Un marziano a Roma, 2

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Ora che il progetto di Richard Meyer per l’Ara Pacis a Roma è stato completato, dopo la teca, si può meglio valutarne tutta l’incongruenza rispetto al tessuto urbano, e di qui la superficialità del progettista e insieme il provincialismo e l’incultura di chi l’ha chiamato, al di fuori da una trasparente procedura concorsuale. Un muretto in travertino occlude la visibilità della chiesa di s. Rocco, e una ridicola fontanina completa il tutto: nella città delle acque monumentali, Meyer avrebbe avuto fior di modelli cui ispirarsi. Solo ora, a cose fatte, si pensa a riprogettare il disgraziato cratere di Piazza Augusto Imperatore - da cento anni a questa parte campo di esercitazione di ogni piccone risanatore. Dal Guggenheim di New York al Getty di Bilbao, la teca è ormai più importante del contenuto, e pazienza. Ma il cuboide di Meyer ha fatto di peggio: inserito a forza in un contesto storico, è lì per restare, e sarà lui, e non più il miserando rudere dell’Augusteo, il vero protagonist

Laura

"Petrarca… amò Laura per tutta la vita e profuse in lei un amore che era un indiscutibile spreco di energia". Mark Twain " Innocents Abroad "

Sdraiami !

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Già Ovidio diceva che è importante che l'uomo sappia prendere l’iniziativa ( quella “ vis grata puellis ”, frase che tutti gli avvocati abusano nei processi per violenza carnale, ma che in realtà è un incoraggiamento all’intraprendenza, non allo stupro), quindi il problema esisteva anche nell'antichità. Secondo Berarda del Vecchio ora però la situazione del maschio italiano è drammatica, “ con testosterone ed ironia ai minimi storici ” e ci ha scritto un divertente libro, “Sdraiami” , Castelvecchi editore, un grido di dolore per il maschio che non c’è più o che, quando c’è, fa finta di niente. L’autrice lamenta: “È come se gli uomini avessero perso completamente una lingua, una grammatica, un codice, non sanno più corteggiare una donna” . E così propone una terapia shock: «Smettila di parlarmi, tesoro, sdraiami». Una vera implorazione: “Cosa dovresti fare? Ceniamo in fretta, portami via da qui e, santiddìo, SDRAIAMI! Sdraiami sul cofano della macchina al posteggio sotto ca

E per emblema un bue

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Il V-Day promosso da Beppe Grillo è stato un grande successo. Cos’è il V-Day? Una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per ottenere queste tre cose: "che persone condannate non possano sedere in Parlamento; che nessuno possa essere rieletto per più di due legislature; che i candidati al parlamento siano eletti dai cittadini con la preferenza diretta" (e non ho capito se si vuole reintrodurre - quod Deus avertat - il voto di preferenza alle elezioni, o imporre le primarie). La folla a Bologna è impazzita per Grillo. Quando la folla impazzisce, è già un buon motivo per tenersi a distanza. Grillo è un demagogo dell’ antipolitica , l’eroe di quella Italia che non cresce mai, quella che vilipendeva il cadavere di Mussolini a Piazzale Loreto, che lanciava le monetine a Craxi davanti all’Hotel Raphael, quella che si definisce di volta in volta “Italia degli Onesti”, o “Società Civile”, quella insomma che si presume eternamente innocente, quella per cu

An office with a view

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Una magnifica e limpida giornata di sole, oggi. Niente male il panorama dal mio ufficio, no?

La legge è legge, 2

Dall’Alpe a Sicilia, c’è voglia di legalità in Italia. Sarà che gli italiani sono tornati dalle vacanze, hanno visto le città europee pulite ed ordinate (e non solo quelle del nord: anche nella mediterranea, latina, cattolica Spagna, a darci la misura di quanto siamo rimasti indietro) e cominciano a chiedersi: perché da noi no? L’ordinanza contro i lavavetri ha fatto scuola, altre città vogliono copiarla. E si pensa ai prossimi campi di intervento: graffitari, posteggiatori abusivi, prostitute sulle strade, ubriachi, locali notturni rumorosi, venditori ambulanti di merci contraffatte, e via dicendo. Nel frattempo, in Sicilia, la Confindustria si schiera contro chi paga il pizzo, offrendo per la prima volta una copertura a chi decide di ribellarsi all’intimidazione mafiosa. Dice il sindaco di Firenze che occorre una rivoluzione concettuale per riportare il rispetto delle regole nelle nostre città. Il che dà la misura di quanto ormai la prassi italiana sia distante dall’Europa. In quale

Nostra Eccellenza

La Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione è stata inserita nel 2° Rapporto dell’EURISPES intitolato “Nostre eccellenze” , tra i cento casi di successo del sistema Italia : poli di eccellenza imprenditoriale, e centri pubblici in grado di erogare, con elevati standard di qualità, servizi essenziali per i cittadini. La Scuola è stata selezionata sulla base del suo ruolo istituzionale, dell’intensa attività svolta negli ultimi anni e delle sue prospettive di crescita nel campo della formazione pubblica. D ubito fortemente che il motivo di cotanta eccellenza sia aver formato me ... ma come ex allievo della SSPA ne sono naturalmente orgoglioso. Solo otto mesi fa si parlava di chiuderla e di sostituirla con una fumosa “Agenzia per la formazione”. Non sarà il caso di ripensarci, e di dotare la Scuola di fondi e strutture tali da metterla finalmente in grado di fare programmi a lungo termine e di competere con l’ENA?

Amori a catena

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Una festa di fine estate su una terrazza romana. La padrona di casa è una matura signora italiana di circa 36 anni, in carriera, di quelle che amano raccontarsi. Parla, parla - sempre e solo di sé - vantandosi di non essere mai stata single dall’età di sedici anni. A sentirla, ogni uomo che ha incontrato è stato una pietra miliare, un caposaldo, un’esperienza irripetibile ed eccitante. Però non si è mai fermata, ed è passata da una storia all'altra senza mai prendersi una pausa, come i fumatori a catena fanno con le sigarette: accendendone una col mozzicone dell'altra. Ha anche avuto una breve esperienza matrimoniale, durata meno di un anno, liquefatta come neve al sole alla prima difficoltà. Marito immediatamente sostituito. Non lo racconta con rimpianto, no, si dichiara “felice”, persino orgogliosa, si vede che ama darsi l’aria della donna vissuta e navigata. Sono arrivato lì con un gruppetto d’amici: ci godiamo il fresco, il panorama sui tetti di Roma, i cocktail, deliziosi

Legge Merlin, miracolo ultraliberista

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Il Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha proposto di regolamentare la prostituzione e subito è nata una di quelle tempeste in un bicchier d’acqua che caratterizzano il nostro sistema politico. Regolamentare la prostituzione? Giammai, è stato il coro indignato, sarebbe immorale, incivile, e bla bla bla… Come spesso avviene, in Italia, i dibattiti si fanno “a prescindere” da quello che è il dato normativo. I nostri deputati, interrogati, fanno fatica a dire pure qual è il nome dell’attuale pontefice, quindi difficile che conoscano quel testo arcano, il Codice Penale, che pure come legislatori non dovrebbero faticare a reperire. E allora guardiamo cosa dice la legge: l’art. 531-536 del Codice Penale, come modificato dalla Legge 20 febbraio 1958, n. 75 (Legge Merlin) punisce una serie di attività collaterali alla prostituzione, ma non la prostituzione stessa. Cucù! In Italia, la prostituzione è LEGALE, comprare e vendere sesso non è reato. Gli è che la Legge Merlin, nel chiudere i borde

Turchia? No, grazie.

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In un articolo pubblicato oggi sull’ International Herald Tribune , i ministri degli Esteri svedese e italiano, Carl Bildt e Massimo D’Alema (il cui nome viene incredibilmente storpiato in ‘D’Alemais’, sic!) ci dicono che è tempo per un nuovo sforzo di negoziato verso la Turchia, in vista della sua ammissione nell’Unione Europea. Le argomentazioni sono le solite, e sono tutte poco convincenti: perché applicandole alla lettera, l’Unione Europea dovrebbe allargarsi a metà dei paesi del mondo. Cosa vuol dire per esempio che ‘non possiamo chiudere le porte’ in faccia a un grande paese? Se domani l’Ucraina o la Russia volessero entrare nell’Unione (ed hanno molti più titoli della Turchia per chiederlo), dovremmo forse ammetterle? Mi piacerebbe che il nostro Ministro degli Esteri rispondesse a una semplice domanda: qual è l’interesse nazionale dell’Italia ad avere la Turchia nell’Unione Europea? Non l’ho capito. Ci sono invece molte ragioni per cui noi dovremmo essere contrari: la prima è c