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Visualizzazione dei post con l'etichetta Politica Italiana

Intervista su Zelenskiy

Riporto questa intervista di @darioq pur non condividendo molte delle posizioni espresse (Ucraina "piena democrazia", yanukovich "fuggiasco" etc): trovo infatti che le riflessioni su "state" e "nation building" e la chiusura siamo illuminanti. https://t.co/ifWMZLFbva , — Marco Bordoni (@bordoni_saker) April 24, 2019 Quando si trova un interlocutore informato e dialogante io sono a favore del confronto. Se per @darioq , che è sicuramente più qualificato di me, non è un problema che io non sia d' accordo (talvolta) con lui, non vedo perché dovrebbe per me essere un problema il contrario. — Marco Bordoni (@bordoni_saker) April 24, 2019

Troppi parlamentari col secondo lavoro

Articolo: NEL PARLAMENTO ITALIANO I PIÙ PAGATI D'EUROPA ( http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002445.html ) Data: 16-12-2011 Autore: Dario Quintavalle Oggetto: Troppi parlamentari col secondo lavoro Testo: Un qualunque dipendente pubblico, per svolgere un’altra attività anche occasionale, deve esserne autorizzato. I nostri parlamentari spesso conducono parallele e redditizie attività professionali, talvolta in manifesto conflitto - di tempo e di interessi - con la loro attività parlamentare. L’indennità parlamentare è nata come un compenso per chi si dedica a tempo pieno alla politica: se non si può diminuire sarebbe almeno il caso stabilire anche per i membri del Parlamento l’obbligo di esclusiva. Mi pare strano che questo tasto non venga mia toccato.

Il Tunnel Gelmini

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«Tunnel tra il Cern e il Gran Sasso» E la Rete non perdona la Gelmini - Corriere della Sera : Se ci fosse stato davvero un tunnel tra Ginevra e l'Abruzzo, ne avrei senz'altro approfittato per scappare da quel paese di maniaci della pulizia e del denaro. Piccolo episodio che però dimostra cosa succede: a non prepararsi mai, anche se il proprio compito è fare il Ministro; a spararla sempre più grossa, tanto nessuno ti contraddice; a circondarsi di incapaci e di servi sciocchi che non contraddicono mai il Capo, nemmeno per fargli notare che si sta rendendo ridicolo. A nessuno è venuto in mente, lì al MIUR, che un tunnel di 730 km era una cosa enorme? Pagherà qualcuno per questo sbaglio, che fa già ridere tutti i blogger italiani, e se la notizia passerà oltreconfine aggiungerà altri motivi all’ilarità che desta il nostro Paese? Ecco il tunnel è un buco nell’acqua, il simbolo di come è andata in malora la cosa pubblica in Italia in questi anni. Il Ministro, infatti...

Alpini

Stava quasi per essere approvata il disegno di legge leghista contro gli Alpini meridionali. Capita, a chi non sa la storia, di ignorare il contributo delle genti d’Abruzzo alle truppe alpine (la parata dei veterani a Pescara, anni fa, fu un evento memorabile). Una geografia semplificata distingue tra Alta Italia e Bassa Italia, dove la bassezza non si intende solo in senso orografico, ma economico e di dignità. Chissà perché dovrebbe essere più qualificato a fare l’alpino uno che viene dalla Pianura Padana di uno che viene dall’Aspromonte. Tra parentesi, il caratteristico cappello da alpino era noto come “cappello alla calabrese”.   Faccio una ricerca su Internet, sui caduti in Afghanistan: caduti l’8 ottobre 2010, il caporal maggiore Gian Marco Manca, 32 anni, di Alghero, il caporal maggiore Marco Pedone, di 23 anni, che era di Patù (Lecce), il caporal maggiore Francesco Vannozzi, 26 anni, di Pisa e il caporal maggiore Sebastiano Ville...

Stampa estera...

"La Russa, a bruiser with a voice like the possessed child in The Exorcist" State of the union: The Italian Republic turns 150 this month but this is a nation at odds with itse www.independent.co.uk     “Mr. Berlusconi and Qaddafi... two of the world’s most colorful leaders.” Turmoil in Libya a Threat to Italy’s Economy www.nytimes.com “As Silvio Berlusconi stumbles from scandal to crisis, the other parties – particularly on the Left – have lacked the coglioni to pounce or even articulate a post-Berlusconi vision.” Beppe Grillo interview www.telegraph.co.uk "Mr. Draghi... displayed ... a highly institutional approach toward public office. Comfortable with power, he nonetheless refused to speak about himself" - obviously they are not talking about our PM... Mario Draghi’s Prospects to Lead the European Central Bank www.nytimes.com

E chi la vuol cotta, e chi la vuol cruda...

Silvio si lamenta del fatto che lo staff del Presidente della Repubblica <interviene puntigliosamente su tutto>... insomma, lavora troppo. Ma il Governo non era contro i Fannulloni???

Scuole private e vizi pubblici

Sostiene il Presidente del Consiglio che la Scuola Pubblica è diseducativa. Si tratta dell’ultimo attacco alle istituzioni pubbliche, all’insegna del Laissez faire più malinteso. La Ministra Gelmini dice che si è trattato di una difesa della libertà delle famiglie di operare le scelte educative che ritiene più opportune. E anche qui c’è un clamoroso malinteso. Le scuole pubbliche non sono un succedaneo dei precettori individuali: esse esistono proprio perché si ritiene che l’educazione dei bambini non sia un fatto privato, bensì un interesse nazionale. Perché a scuola devono essere assimilati e condivisi valori comuni e codificati, una lettura comunemente accettata della Storia nazionale, una lingua che può anche non essere quella parlata in famiglia. A scuola si impara che si è tutti uguali, prima che la vita ci separi secondo classi e professioni. Si impara a essere Cittadini, e non parti di una famiglia o di un clan. È in fucine di questo tipo, Scuola, E...

Quel fannullone del Ministro

A: 'lettere@corriere.it'; 'sromano@rcs.it' Oggetto: Quel fannullone del Ministro Nella sua intervista al Corriere, il Ministro Sandro Bondi ha ammesso che da mesi non va più a lavorare al Ministero di cui è il capo. Dopo anni di forsennata campagna contro i “fannulloni” nessuno, a partire dal suo collega Brunetta, trova da ridire su un caso di assenteismo così flagrante? Quali trattenute sono state applicate sul (lauto) stipendio dell’On. Bondi? Quali le sanzioni disciplinari? La legge non è uguale per tutti? Dario Q  - Roma

Ma la riforma Brunetta ha ottenuto i suoi (veri) scopi

Da lavoce.info Commento all'articolo: LA PAROLA FINE SULLA RIFORMA BRUNETTA ( http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002150.html ) Data: 27-02-2011 Autore: Dario Quintavalle Oggetto: Ma la riforma ha ottenuto i suoi (veri) scopi Al contrario, la riforma ha funzionato benissimo: è servita a un ministro vanaglorioso a farsi pubblicità, e al Prof. Ichino a tornare in Parlamento; ha mascherato la vera riforma, cioè il blocco del turnover e quindi la riduzione dei ranghi della PA, con perdita di decine di migliaia di posti di lavoro (-12.000 effettivi solo al Ministero della Giustizia); ha deviato sui pubblici dipendenti (presunti fannulloni a prescindere da qualunque dato attendibile) la rabbia e il malcontento popolare per i costi della Casta; ha distrutto ogni senso dello Stato e del servizio pubblico (vedi il recente attacco del premier alla scuola pubblica); ha creato una leva di sedicenti esperti di pubblica amministrazione, ammessi a dire qualunque sciocchezza e str...

Nicole, come ti capisco....

Prego, un minuto di compassione per una donna, Nicole Minetti, a cui è stata rovinata la vita, facendola diventare Consigliere Regionale e riempiendola di quattrini... Perché lei vuole "una casa, un marito, dei bambini", i sogni di una qualunque brava ragazza borghese, e invece scopre di essere stata illusa e tradita dal suo Pig-malione. "Cioè io - dice la Minetti in una telefonata - per la prima volta ho realizzato che lui (Berlusconi) non mi ha dato quel ruolo perché pensava che io fossi idonea e adatta, mi ha dato quel ruolo perché in quel momento è la prima cosa che gli è venuta in mente. Se non ci fossi stata io, ma ci fosse stata un'altra, l'avrebbe dato a un'altra". Ma va? "Il posto in Consiglio comunale che Berlusconi le ha garantito non è il massimo per Barbara Faggioli, lei punta più in alto. "Che cazzo faccio sto in Comune per altri cinque anni? A guadagnare 600 euro". Meglio...

On Italy, a string of sterotypes.

Da: Dario Q Inviato: domenica 23 gennaio 2011 15.39 A: 'letters@nytimes.com' Oggetto: On Italy, a string of sterotypes. Sir, In today’s article “ Surreal: A Soap Opera Starring Berlusconi ” Mrs. Rachel Donadio gives an account of the latest sex scandal involving Prime Minister Berlusconi through a roundup of the cheapest commonplaces about Italy, touching the Roman Empire decadence, Catholic culture, and Baroque architecture (which to her is about  trompe l’oeil ceilings, false doors, and facades: if she lives in Rome she should have realized by now that it is also about very concrete monuments in solid marble). Luckily, she spares us from Mafia, Opera, Pizza and the sunshine. Her attempt to “to translate between Italian and American sensibilities” ends with the rather simplistic and racist remark that: “ Whatever it is, it is very Italian ”, and NYT readers will surely be astonished learning that “since the Roman Empire, politics here has been seen as a m...

Why Italy still has Berlusconi

FT.com / Comment / Op-Ed Columnists - Why Italy still has Berlusconi : "If the Stasi ran MTV, it would produce something like an Italian newspaper"

Lack of Jobs in Southern Europe Frustrates the Young - NYTimes.com

Lack of Jobs in Southern Europe Frustrates the Young - NYTimes.com Da una "strong-willed woman with a healthy sense of outrage" un promemoria per i vecchi ricchi che ci hanno rubato il futuro... "Europe’s Young Grow Agitated Over Future Prospects By RACHEL DONADIO LECCE, Italy — Francesca Esposito, 29 and exquisitely educated, helped win millions of euros in false disability and other lawsuits for her employer, a major Italian state agency. But one day last fall she quit, fed up with how surreal and ultimately sad it is to be young in Italy today. It galled her that even with her competence and fluency in five languages, it was nearly impossible to land a paying job. Working as an unpaid trainee lawyer was bad enough, she thought, but doing it at Italy’s social security administration seemed too much. She not only worked for free on behalf of the nation’s elderly, who have generally crowded out the young for jobs, but her efforts there did not even apply to her ...

Fosse solo D'Alema...

Ha fatto scalpore la notizia ricavata dai cables di Wikileaks secondo la quale Massimo d’Alema avrebbe dichiarato all’Ambasciatore americano che la Magistratura italiana è la più grossa minaccia allo stato italiano. La cosa ha suscitato in quegli ambienti reazioni furibonde e sprezzanti, del tipo ‘ molti nemici, molto onore ’. Sorvolando però elegantemente sul seguito del dispaccio , che nessun giornale ha pubblicato:   “Despite fifteen years of discussions on the need for comprehensive judicial reform, no significant progress has been made. Italians, by and large, consider their judicial system broken, perhaps beyond repair, and have very little confidence that the system actually delivers justice.”   E di questo, c’è di che essere fieri?

The ethics of protests

There is an interesting article on the Economist website about the ethics of denial of service (DDOS) attacks, which were used both against Wikileaks and by its supporters in the aftermath of publication of the US embassy cables. The Economist compares DDOS attacks with civil disobedience, against British rule in India, or against segregation in America, likening them to a mass sit-in , making entry to or exit from a building impossible. But it adds: In a free society the moral footing for peaceful lawbreaking must be an individual's readiness to take the consequences, argue in court and fight for a change in the law. Demonstrators therefore deserve protection only if they are identifiable. Some countries (like Germany ) even prohibit protesters from wearing masks. Protesters in cyberspace, by contrast, are usually anonymous and untraceable. The furtive, nameless nature of DDOS attacks disqualifies them from protection; their anonymous perpetrators look like cowardly hoolig...

L'Italia a rovescio

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  Il biglietto di auguri natalizi del Ministro Calderoli ha suscitato un’ingiustificata maretta. La politica italiana è così, dibatte sul nulla, “si costerna, s’indigna, s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità”, come cantava Fabrizio de Andrè.   La cartolina contiene due messaggi: via i Ministeri da Roma, e un’Italia rovesciata. Sul primo, da romano dico solo: “prego”. Non mi è mai piaciuta l’identificazione della mia città con la cultura burocratica. Roma può farne a meno. I Ministeri una volta evacuata Roma lascerebbero spazi preziosi per il turismo e i servizi. C’è solo da capire come sarà possibile. La politica ha le sue leggi, e persino i Ministeri che hanno sede all’EUR conservano una dependance in centro, vicino al cuore della politica. Tutti ricordano il caso di Zamberletti, ministro che per fare il suo lavoro di capo della Protezione Civile era spesso fuori della Capitale e così perse il...

La meritocrazia secondo Brunetta

Sono diventato Dirigente dello Stato grazie a un concorso, altamente selettivo, della Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione. La mia carriera potrebbe considerarsi già finita, visto che per diventare Direttore Generale occorre una designazione politica, ed io non conosco nessuno, nemmeno un Consigliere Municipale. Fino ad oggi, infatti, la scelta dei Direttori Generali dei Ministeri era rimessa alla completa discrezionalità del Ministro. Il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta aveva annunciato di voler immettere in questo meccanismo “ meritocrazia e trasparenza ”. Ed infatti il suo Disegno di Legge sul lavoro pubblico che ha passato oggi il vaglio del Senato, enuncia il principio che si deve “ rivedere in senso meritocratico la disciplina dell’accesso alla dirigenza ”. Bene. Solo che poi stabilisce “c he l’accesso alla prima fascia dirigenziale [= Direttore Generale] avverrà mediante il ricorso a procedure selettive pubbliche concorsuali" ma solo " per un...

Chicago, Italia

Segnalo un articolo dell'Herald Tribune sulla corruzione in Illinois, illuminante sui meccanismi che la alimentano, e sull'assuefazione che provoca. Interessante è la constatazione che la corruzione, quando elevata a sistema scoraggia persone oneste dall'entrare in politica e quindi si perpetua. Viene chiamata in causa la Legge di Gresham, quella per cui " la moneta cattiva scaccia quella buona ". Depurato dai riferimenti alla situazione locale, un articolo da leggere perché contiene spunti di riflessione anche per l'Italia. Sorprendenti somiglianze anche nella descrizione della reazione della politica all'azione della Procura (cinque degli ultimi otto governatori incriminati, l'ultimo arrestato pochi giorni fa): "After the conviction of [alcuni politici locali] their allies complained that prosecutors had criminalized politics." ...tutto il mondo è paese ;-) "In Illinois, a virtual expectation of corruption", IHT

Il sangue È acqua.

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È paradossale che una moderna scoperta come quella del DNA abbia dato nuovo vigore a un concetto arcaico come quello del ‘legame di sangue ’. Attraverso l’analisi del sangue oggi si può ricostruire la paternità genetica, ma anche la discendenza di interi popoli, quindi determinare quanto di etrusco c’è nei toscani, quanto di celtico nei lombardi, e così via. Innocenti curiosità, nelle mani degli etnografi, ma cosa sarebbe successo se un simile strumento fosse stato a disposizione dei nazisti? Il sangue , dunque, sostanza tra il biologico e lo spirituale, che dovrebbe portare con sé chissà quali richiami ancestrali, definire rapporti indissolubili e permanenti. Ha ancora un senso parlare di legami di sangue, nel nostro tempo? Il trionfo di Barack Obama infrange l’ultima barriera razziale all’interno di quello che pure è il paese più multietnico del pianeta. L’evidenza ci dimostra che i popoli più dinamici sono proprio quelli che si sono liberati di ogni criterio etnico – tribale, e che...

La Città Ideale

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Per tutta la seconda metà del secolo XX il governo delle città si è basato su una alleanza tra architettura e politica “democratica”, nell’illusione che queste due discipline insieme potessero essere agenti del cambiamento e strumento di redenzione sociale. Gli esiti sono stati sconcertanti e francamente disumani. I luoghi più malfamati delle nostre periferie (lo ZEN di Palermo, Corviale o Tor Bella Monaca a Roma) hanno tutti la firma di architetti di rango. Cimiteri di buone intenzioni, inguardabili per quanto sono brutti. Oggi le moderne “Archistar” non hanno più simili preoccupazioni umanistiche e filantropiche. A capo di studi con centinaia di progettisti, sono in grado di sfornare qualunque cosa, per qualunque luogo. Superfici vetrate, materiali prestigiosi, la loro firma è come una griffe su un prodotto di lusso. Quanto alla politica, ha perso completamente la bussola. Incapace di esercitare una committenza forte, di dare una direzione allo sviluppo delle nostre città sempre più...