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Visualizzazione dei post con l'etichetta Viaggi e Assaggi

Tasty Ukrainian Food

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Tutti i salumi finiscono in gloria

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Una delle mie più note debolezze (ne ho di più turpi, ma più segrete) è la passione per il prosciutto. Sì, lo confesso, sono un prosciuttomane . Di fronte a un paio di etti di Parma vado in deliquio, e all’estero vado in crisi d’astinenza. In nessun altro paese del mondo, credo, il maiale ha trovato un impiego così creativo e squisito, con l'elaborazione di insaccati, salumi e prosciutti di altissima qualità. Non nascondo che uno dei motivi che mi spinsero a chiedere Trieste come prima sede fu la vicinanza con le zone di produzione di Sauris e San Daniele. Scelta felice e lungimirante, chè in quell'epoca scoprii anche, nelle mie incursioni oltreconfine, il prsut dalmata e quello del Carso, limato e profumato dal vento di bora. Nelle trattorie sulla costa adriatica esso viene sempre servito con impeccabile stile, guarnito di qualche cetriolino e qualche fetta di Formaggio di Pag, altra profumatissima delizia alimentare dalmata. Chi mi conosce bene e mi ama davvero ha dunque pie...

Felice chi ha fatto un bel viaggio

" Felice chi, come Ulisse, ha fatto un bel viaggio ": così inizia un famoso sonetto di Joachim du Bellay, poeta francese del XVI secolo. Un bel viaggio? In realtà, come tutti sappiamo, quello di Ulisse fu ricco di spaventi e naufragi; ma proprio per questo du Bellay lo definisce " bello ". Un ‘bel’ viaggio non è necessariamente anche un 'buon' viaggio - cioè un viaggio semplice, lineare; anzi: i ritardi, gli incidenti, le deviazioni, possono contribuire a renderlo memorabile. In quante città ho vissuto? Quanta gente ho conosciuto? Quante donne ho amato? Non lo so, non mi interessano i conteggi da ragioniere. L' imminente fine dell'anno induce nondimeno a fare bilanci. Se mi guardo indietro, a questa mia strana vita - che è nata nel segno della tragedia, e che è andata svolgendosi in continue sorprese, come un'avventura - posso dire che essa è stata, nel senso sopra detto, un ‘bel’ viaggio. Che non è ancora finito. Un “bel viaggio” è ricco di mom...

Sangue d'Abruzzo

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Ho ancora in mente l'immagine di mio nonno, che, quand'ero bambino, arrivato in visita da Pescara scendeva immediatamente in cantina a travasare il vino di Giovanni Bosco, suo amico. Ricordo il fiotto di liquido rosso denso e generoso - un po' come il sangue degli abruzzesi - che mi inebriava. In premio del mio aiuto mi era permesso un assaggio. Da allora, certo, la cultura enologica ne ha fatta di strada, e il vino non si trasporta più sfuso, men che mai in taniche. Però è una bella soddisfazione vedere che una regione un tempo considerata minore ed arretrata stia facendo sentire la sua voce in molti campi. Chi vede ancora l'Abruzzo terra di pastori o ventricina, dimentica che a Chieti c'è una delle più grandi università del centro Italia, che il policlinico è un ospedale d'eccellenza, e che nel lancianese e nel vastese ci sono grandi aziende come Sevel, Honda, Pilkington, Denso, Golden Lady, De Cecco. Delverde etc. E, soprattutto, che questa regione ha protett...

La Cianfotta

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Sì lo so, dall’uomo in cucina ci si aspettano mirabilie. Lui non si mette mai ai fornelli se non per “creare” , e i suoi ospiti si attendono un menù con portate del tipo: " straccetti di manzo in salsa mongola su letto di polenta tartufata” o “patè di quaglie damascate alla crema di caviale lappone biscottato con trionfo barocco di sedano maculato del Madagascar”. Io invece - più modestamente - ho intrattenuto con successo i miei invitati con una vecchia ma riuscita ricetta della nonna, la Cianfotta di Melanzane. Pulire e tagliare le melanzane in lungo. Togliere via il pane della parte centrale. Tagliare il resto a tocchetti. In un tegame, far scaldare un po' d’olio e rosolare qualche spicchio d’aglio. Poi versare un po' di passata di pomodoro, magari con delle olive. Mettere nel tegame i tocchetti di melanzane e ricoprire tutto con acqua. Cuocere a fuoco vivo una buona mezz’ora, lasciando che l’acqua evapori tutta. La ricetta originale napoletana è più complessa e ...

E infine uscimmo a riveder le stelle

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Affezionate amiche mi hanno iscritto "d'ufficio" a Facebook e LinkedIn , due social network di cui devo ancora ben capire a che servono (a parte farmi passare ancora più tempo al pc). Dicono che è la teoria dei gradi di separazione, tu conosci qualcuno che conosce qualcuno... si vabbè, se è per questo conosco due ambasciatori degli Stati Uniti e uno olandese (Hashers, ovviamente), quindi sono a soli due gradi di separazione del Presidente Bush e dalla Regina Beatrice: ma a che serve? ( Nandokan ironizza sempre su queste mie amicizie nell'ambiente diplomatico: ma io nella comunità straniera andavo soprattutto a caccia di baby-sitters e di feste. Per la precisione). Più divertente questa mappa offerta da Facebook dei posti dove sono stato: con un pin posso avere una chiara idea dell'area del pianeta che ho coperto finora. Il posto più a Ovest dove sono stato è Washington (da solo); a Sud, un villaggio in Gabon, pochi km oltre l'equatore (con le mie Cuggine ); a...

Sorprendente Genova

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Uno slogan del comune dice: “Genova , la città che non ti aspetti”. Ed in effetti, Genova è davvero una bella sorpresa. Un tempo anello debole del Triangolo Industriale, sonnacchioso porto simbolo di conservatorismo e stagnazione, Genova ha saputo rinnovare la sua immagine investendo nel futuro con ardite architetture moderne (il Carlo Felice di Aldo Rossi, il Matitone di Skidmore, Owings & Merrill), ed al tempo stesso recuperando la sua tradizione storica. Nei bellissimi palazzi di Strada Nuova Garibaldi , valorizzati da una preziosa illuminazione, e nelle chiese, di una ricchezza talmente doviziosa da poter rivaleggiare con quelle di Roma, si comprende perché Genova era soprannominata “Superba”. Ci sono tornato dopo cinque anni dall’ultima visita - per un convegno convocato dal mio Ministero allo scopo di annunciare i favolosi progetti informatici che consentiranno la soluzione di tutti i problemi della Giustizia in appena sei mesi – e ne ho approfittato per dare un’occhiata i...

Piccoli piaceri della vita

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A casa mia. Un piatto di ostriche, con un buon vino (essenziale il Sancerre bianco) bastano a rendermi felice. Purtroppo in Italia non c'è la cultura francese su questo prezioso alimento: le ostriche vengono vendute senza alcun riguardo alla qualità o alle dimensioni (se ne contano fino a cinque). Bisogna accontentarsi: tempi duri!!!

Rostock

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Ho una mia personale geografia minore dell'Europa, fatta di luoghi in c...apo al mondo e dai nomi improbabili, dove ho creduto di volta in volta di trovare l'amore: Orpington nel Kent, Moergestel nel Nord Brabante, e infine Rostock nel Meclemburgo - Pomerania Anteriore, sulla costa germanica del Mar Baltico. Rostock, al netto dei miei brutti ricordi, è oggettivamente cittadina gradevole e merita una visita: circondata da simpatici campi di fragole, ha un centro storico con case anseatiche adagiato su un fiume che si allarga improvvisamente poco prima di gettarsi in mare, e un suo quartiere marittimo, Warnemünde , con un simpatico villaggio di pescatori e una stupenda spiaggia di sabbia finissima - 2000 km troppo a nord per essere di qualche utilità - meta di tedeschi pallidi come malati e gabbiani ipertrofici, sotto un cielo che - manzonianamente - "è bello quando è bello".

Da quel pulpito val bene la predica

La Frankfurter Allgemeine Zeitung con un grande articolo intitolato in italiano «Arrivederci Italia» evidenzia sul supplemento di domenica la scarsa competitività del nostro Paese in campo turistico. Consiglierei a chi di dovere di prendere tali critiche molto sul serio. Vengono da un paese che avrebbe in materia di promozione del turismo moltissimo da insegnarci. In Germania ogni città è ottimamente organizzata per l'accoglienza, esistono centri di prenotazione presso stazioni ed aeroporti che trovano sistemazioni di qualità a prezzi abbordabili, anche senza preavviso. Fermarsi a dormire in una città tedesca, anche arrivandoci la sera senza aver prenotato, è la cosa più semplice e rilassante del mondo. E gli standard qualitativi sono molto alti: gli hotels sono moderni, puliti, ed offrono ricchissime prime colazioni. Senza contare la regolarità dei treni e dei trasporti urbani. Solo una inclemente meteorologia, una vita notturna a dir poco soporifera, e una gastronomia "sf...

Dario in Dalmazia

Ragusa (Dubrovnik) Mancava alla mia conoscenza della costa dalmata questo gioiello architettonico. Lesina (Hvar): A Hvar il sole splende assoluto ed imperativo. Ritornarci è sempre un'emozione. Questa invece è la vista che si gode dalla Fortezza Spanjola. Peccato non si possano sentire gli intensi profumi di lavanda....

Dario in Africa

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Alcune immagini del mio viaggio in Mali nel Gennaio 2006. Qui sono sul bordo della grande Falesia di Bandjagara, al tramonto. Mi accingo ad entrare nel Paese dei Dogon. Nel video invece la risalita della Falesia, 300 metri di roccia ripida. Ad un certo punto incontrammo anche una scolaresca, che ogni giorno scalava la falesia - in pantofole! - per andare a scuola e la scendeva a sera per tornare a casa. Quando ho pensato alle storie che facevo io per andare a scuola, mi si è stretto il cuore... Adblock Tips and tricks for an African trip. Mali is a poor country, but not at all miserable. It has a very interesting history, and different ethnicities. People is smiling and friendly, with an air of great dignity (but don't make any pictures, they want be tipped). Sure, you need to do all vaccines and anti-malaria, and avoid drinking non bottled water if it is offered to you. Bring Imodium and mosquito repellent (but mosquitos in Rome are much bigger, to tell the truth). Always ha...

La grandezza, a due passi da casa

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Un paio di anni fa mi lasciai convincere da una donna appena conosciuta - una demografa tedesca, sedicente amante dell’avventura, ma in realtà affetta da acuto ed irredimibile bovarismo - ad intraprendere un viaggio in Islanda . Fu in assoluto uno dei viaggi più balordi della mia vita: spesi un mucchio di soldi per vedere un paese deserto, un panorama monotono e squallido, e per di più soffrendo un freddo bestiale, in compagnia di una pedante professoressa che non cessava di interrogarmi come uno scolaretto... Per dirla con le parole di un indimenticabile Alberto Sordi, nella parte del navigatore solitario: “ solo... in assoluta meditazione... a contatto della natura più pura...: e' allora che capisci… quanto sei stronzo a compiere queste imprese, che non servono a un cazzo ”. Gli amanti dell’esotico a tutti i costi sarebbero stupiti di scoprire che, ad appena un’ora di autostrada da Roma, esiste un complesso montuoso di impareggiabile e selvaggia bellezza, il Gran Sasso d’Italia...

Per amore di una rana…

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Per rane e rospi è iniziata la stagione degli amori: i maschi della specie iniziano veri e propri viaggi per raggiungere le compagne ed insieme accoppiarsi e deporre le uova. Solo che il loro percorso passa spesso per strade trafficate, attraversate da automezzi in velocità: una buona parte di questi romantici migranti dell’amore, quindi, muore tragicamente prima del traguardo. Per fermare la strage, ci dicono, Legambiente promuove la «Notte dei rospi» , con volontari il cui compito sarà quello di raccogliere i rospi e portarli dall’altra parte della strada. Onestamente, non trovo parole per esecrare persone che – sicuramente animate dalle migliori intenzioni – vogliono trasformare un’epocale avventura in cerca dell’amore in un viaggio organizzato, e che interferiscono nella più sacra delle leggi di Natura: quella per cui solo i migliori sopravvivono e si riproducono. Certo, per i rospi il tragitto sarà assai più breve, comodo e sicuro. Ma scopriranno a loro spese, probabilmente, che ...

Customer Relationship Management

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Stazione di Bologna © Dario Quintavalle, 2007

'O regolamento

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Regolamento degli autobus a Napoli - in dialetto

Però, Salerno!

La missione a Salerno è finita, e riparto assai contento. Ero arrivato prevenuto, aspettandomi di trovare nient'altro che un sobborgo della grande marmellata abusiva napoletana. Invece ho scoperto una città assai ben tenuta, ragionevolmente pulita e ordinata, piuttosto efficiente. Il suggestivo centro storico è in corso di ristrutturazione grazie ad un sapiente utilizzo dei fondi del programma europeo Urban. È ovunque percepibile, in Salerno, il polso fermo di un’amministrazione competente e lungimirante, attenta al dettaglio. E poi, intorno, i panorami incomparabili della Costiera Amalfitana, le bellissime ceramiche di Vietri, la suggestione aulica dei templi di Paestum. Infine, che bello in un autunno eccezionalmente clemente, passeggiare in maglietta sotto un sole caldo (oltre 20°) che illumina il lungomare, incrociando splendide ragazze dalla pelle ambrata e gli occhi di luna. Lascio Salerno davvero entusiasta, e spero di tornarci presto. L’aereo si libra su una Napoli notturna...

Il privilegio di essere italiani

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Nella mia scapestrata gioventù, rincorrendo lucciole madornalmente scambiate per lanterne, ho persino creduto di volermi stabilire tutta la vita in un improbabile postaccio chiamato Meclemburgo- Pomerania Anteriore, uggiosa marca agricola nel nord della Germania, fetente di letame e lagrimevolmente frustata dalle piogge e dai venti freddi del Baltico. Che incosciente... È stato ripensando con un certo brivido di raccapriccio a quei giovanili errori, e con un moto di autocongratulatorio sollievo per lo scampato pericolo, che ho percorso, la settimana scorsa, tutta la Costiera Amalfitana, fermandomi a contemplare questo sublime tramonto dal costone più alto di Positano. Un luogo dalla bellezza impareggiabile, costellato da alberghetti romantici, e da terrazze a strapiombo sul mare dove è possibile cenare sotto le stelle, al lume di candela, specchiandosi negli incantevoli occhi cerulei di una bella donna. Siamo a Novembre, eppure un bel sole caldo e sfolgorante ci rammenta del privilegio...

Ritorno a Riga

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Il Tupolev dell'Aeroflot atterra a Riga. Vi ritorno dopo due anni e otto mesi. E comincio a piangere, a calde lacrime, come un bambino. Quanto tempo, passato a negare me stesso, ad inseguire chimere, tempo buttato. L'unico luogo dove sono stato veramente felice, nella mia vita, è questo. Sono di nuovo a casa. === Vedi sul mio sito la pagina dedicata a Riga .

Il piacere della grandezza

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Non visitavo per bene Firenze da non meno di vent’anni: imperdonabile. Così oggi, di passaggio per una missione a Bologna, mi ci sono fermato l'intera giornata, ubriacandomi smodatamente di sole e di arte: S. Maria Novella, Palazzo Strozzi, S. Croce, la Cappella Pazzi (foto), Ponte Vecchio, il Bargello, Piazza della Signoria, il Duomo. Mi sono riempito gli occhi di Giotto, Masaccio, Ghirlandaio, Cimabue, Donatello. Fantastico!!! Quanta meraviglia. È stato tonificante, esaltante: niente come l'arte mi fa sentire di essere felice di essere al mondo e orgoglioso di essere italiano. E pensare che per amore un tempo sarei stato disposto persino a trasferirmi all'estero: follia... ora so che senza bellezza non potrei vivere. Sono arrivato a Bologna con l’ultimo treno della sera, esausto ma felice.