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Visualizzazione dei post con l'etichetta Psicologia

Memo per i passatisti

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Edith Piaf - Non je ne regrette rien

What we can learn from procrastination: newyorker.com

What we can learn from procrastination: newyorker.com Articolo molto interessante. Io sono un procrastinatore senza speranza: una volta ho comprato un libro sull'arte di non procrastinare più... sto ancora procrastinando il momento di leggerlo.... !

Emma contro Emma

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Il caso ha voluto che nei continui sommovimenti della mia biblioteca si siano trovati appaiati due libri, “Emma” di Jane Austen e “ Madame Bovary ” di Flaubert. Che come tutti sanno, di nome faceva pur’essa Emma. Ci sono appena quarant’anni tra i due libri. Ma che differenza! Ad un primo sguardo, i romanzi della Austen appaiono il ritratto all’acquerello di un mondo lontano ed edulcorato, costellato di graziose dame di campagna in cappellino e crinoline. Mentre non c’è dubbio che Emma Bovary è l’antenata della donna “moderna”, consapevole, sicura di sé, indipendente e padrona del proprio corpo e della sua sessualità. L’antesignana della rivoluzione sessuale e delle protagoniste di Sex & the City. Il XX secolo è stato, come ha scritto Eric Zemmour , il secolo della liberazione del bovarismo. Ma allora perché i romanzi della Austen affascinano, e vengono continuamente adattati per il cinema? Cos’hanno di tanto attuale? Direi proprio il fatto che non sono per niente attuali, ma che se...

Stronze si nasce

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Talvolta la lettura delle statistiche del mio sito mi riserva divertenti sorprese. Una visitatrice è arrivata a me digitando su Google la seguente chiave di ricerca: " con gli uomini è meglio essere stronze o dolci? ". Ehhhh, un bel dilemma, non c'è che dire. Tal Sherry Argov ha scritto sull’argomento ben due manuali: " Perché gli uomini sposano le stronze... e lasciano le brave ragazze ", e " Falli soffrire. Gli uomini preferiscono le stronze ". E su Facebook, ci sono decine di gruppi di ragazze stronze o aspiranti tali, tutte convinte che “stronza” sia un complimento. Povere frustrate, che scambiano la durezza di cuore e il cinismo per forza d’animo, e l’insensibilità per carattere ... Ma cos’è esattamente una stronza ? La definirei una persona manipolatrice , che sin dall’infanzia ha maturato un certo meccanismo conflittuale in funzione di difesa preventiva. Perciò non si lascia mai andare, cerca il controllo, costruisce relazioni asimmetriche e ...

A fin di bene

La televisione dà grande enfasi, senza un filo di critica, alla pensata di quella madre che, insospettita dal comportamento bislacco del figlio, gli ha tagliato nottetempo una ciocca di capelli e l’ha fatta analizzare, scoprendo che il ragazzo si faceva di coca. Trovate moderne per perpetuare vizi antichi. Una volta i genitori invadenti si limitavano a origliare le telefonate dei figli, a leggere di straforo il loro diario, a guardare da dietro le persiane per controllare con chi uscivano. Oggi la tecnologia permette di entrare assai più pesantemente nella vita altrui. La scusa però è sempre la stessa: è “ per il loro bene ”. La via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni. Nemmeno un commento sul fatto che se una madre non riesce a stabilire un dialogo con il figlio, a guardarlo negli occhi e a chiedergli conto delle proprie azioni, a considerarlo una persona e non una proprietà privata, forse non è poi così sorprendente che lui si droghi. Che educatrice è una persona che ricorre...

Ospedali inospitali

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Ricoverato in un ospedale pubblico di Roma per rimuovere certe fastidiose ed ormai inutili pendenze (foto), non posso che riportare alcune impressioni, non del tutto positive, sulla qualità dell’assistenza. “Ospedale” dovrebbe voler dire ‘luogo ospitale’: a me è sembrato piuttosto di essere parcheggiato in un deposito. Tanto per cominciare, sono stato ricoverato con quattro giorni di anticipo rispetto all’intervento, poi slittato di un altro giorno. La motivazione, piuttosto paradossale, è che si era liberato un letto, e dovevo occuparlo, altrimenti qualcuno arrivato per emergenza al pronto soccorso me lo avrebbe portato via. Proprio così: io e molti altri pazienti abbiamo passato giorni e notti semplicemente a fare i segnaposto. Per di più col pensiero che stavamo forse impedendo a qualche poveraccio di essere curato con urgenza. Logica vorrebbe che venissero tenuti dei posti sempre liberi per le emergenze. E che i pazienti venissero ricoverati solo alla vigilia dell’intervento, e di...

La vampira

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Capita a volte, sfogliando distrattamente un testo sugli scaffali di una libreria, di essere catturati da una frase rivelatrice. Ho comprato perciò d’istinto questo libro di Isabelle Nazare-Aga “La manipolazione affettiva. Quando l’amore diventa una trappola ” , Castelvecchi editore: 15 euro ben spesi. Secondo la Nazare-Aga, nota psicoterapeuta francese che indaga da tempo sul fenomeno della manipolazione, il manipolatore affettivo è una persona patologicamente narcisistica che disintegra giorno dopo giorno l’autostima del compagno. Un vero e proprio “ vampiro psico-affettivo ”, come lo definisce l’autrice, il cui scopo è la destabilizzazione di chi ha accanto. Il manipolatore colpevolizza, giudica, critica, svaluta le qualità, la competenza, la personalità del partner. Proietta sull'altro i suoi difetti e glieli rinfaccia. È bugiardo, sfuggente, indifferente, indiretto, geloso, egocentrico. Rifugge le sue responsabilità, deforma e interpreta la verità, nega l’evidenza. No...

Maschere nude

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La nostra società ci offre una apparentemente illimitata libertà nella costruzione della nostra identità . Ognuno di noi è invitato, attraverso una sorta di processo di autocoscienza individuale, a definire autonomamente sé stesso e la sua posizione nel mondo. Nel passato non era così: ognuno riceveva la propria identità dall’esterno, predefinita e tendenzialmente immutabile. Il figlio del contadino sapeva che avrebbe fatto il contadino, e che sarebbe stato definito comunque come tale per tutta la vita. Tuttavia, proprio la tensione tra queste maschere predisposte e le aspirazioni individuali, finiva, di tanto in tanto, per produrre talenti eccezionali. L'attuale libertà crea invece smarrimento ed angoscia: la moda, l’ossessione per il corpo, le malattie come l’anoressia, il diffondersi patologico della chirurgia estetica, sono le spie di questo fenomeno. Il fatto è che paradossalmente, la maggiore libertà che ognuno ha di reinventarsi e di crearsi la propria immagine finisce p...

La tentazione del passato

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La prima cosa che uno studente del Ginnasio cerca nel vocabolario di Greco appena acquistato è la parola “ H KAKKH ”, la cacca. La scoperta che anche i greci dalle pose guerresche e dai pepli candidi avessero dei bisogni corporali induce all'euforia: dopotutto erano umani anche loro! Sui romani non c’è invece dubbio di sorta: loro, si sa, gozzovigliavano alla grande. E se la scuola insiste a far studiare il Catullo dei mille baci e del passero di Lesbia, una buona edizione economica dei suoi Canti svelerà un autore molto più divertente, che contratta il prezzo con Ammiana la stramunta puttana, si fa invitare da Fabullo a scrocco, e promette incazzoso a un nemico “a t meos iambos non effugies ” (ma tu i miei giambi non sfuggirai). Ho studiato greco e latino per cinque anni, al Liceo Classico. Ho dimenticato tutto subito dopo la maturità, e senza alcun rimpianto. Si tratta di un esercizio noioso e pedante volto solo a imparare grammatica, regole e soprattutto eccezioni. Il risultato...

Elogio dell'amnesia

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Ho scoperto un bottone. Una semplice pressione e questo blog sparisce per sempre. Un po' come la sequenza dell'autodistruzione sull'astronave Enterprise di Star Trek. Non so se premerò quel bottone. Presto o tardi lo farò. Trovo un gran sollievo che esista un bottone che consente di cancellare il passato, far tabula rasa e ricominciare da capo. Quelli che si portano sempre appresso i loro ricordi, come i cammelli le loro gobbe, non li ho mai veramente capiti. Dimenticare significa rinnovarsi e rinascere, una possibilità meravigliosa per chi ha una sola vita da vivere. Non importa che il passato sia stato triste o bello: è passato, vecchio, finito. È la parte di noi che è già morta. Non sarebbe meraviglioso poterci affacciare ancora una volta alla vita come bambini, con lo stesso incantamento? Non sarebbe fantastico incontrare ancora una volta una donna con tutti i turbamenti e i batticuore della prima volta? Non a caso Dante pone il Lete e l'Eunoè, i fiumi dell'ob...

Tradimenti online

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Come ti tradisco on line di Monica Maggi da L'Espresso Sono 800mila gli italiani che passano almeno quattro ore al giorno davanti al computer, in chat. Un universo parallelo, che regala tentazioni irresistibili. Colloquio con lo psichiatra Tonino Cantelmi Un esercito, una marea di uomini e donne. Età media 35 anni, con cultura medio-superiore. E coniugati. Questo è il ritratto del chatter italiano tipo, colui (o colei) che trascorre almeno quattro ore al giorno davanti ad un personal computer 'chattando'. Che vuol dire parlare, in genere di tutto: della vita, dei grandi sistemi, delle piccole beghe quotidiane, della noia e della solitudine. E, spesso, delle incomprensioni di coppia. Il piccolo dissapore tra moglie e marito è frequente. Ma riversato in chat rischia di diventare una miccia a lenta combustione. Così accade spesso che si cominci a tradire chattando. Prima lasciandosi andare a confidenze, poi pian piano cadendo nella rete del fascino di un altro/altra che ascolt...

Piccole zoccole crescono

Un altro caso di dodicenne che vende ai compagnucci di scuola foto di sé nuda fatte col telefonino, in cambio di soldi per comprare vestiti firmati (!). Ne avevo già parlato in Puttanesimo integrale . Per un appassionato di fotografia come me, è motivo di riflessione il cambiamento che il digitale con le sue varie semplificazioni, soprattutto i videofonini, ha portato alla cultura dell'immagine. Oggi sembra esistere solo ciò che può essere testimoniato ed esibito. Questo rende sempre più labili i confini tra privato e pubblico. La prima vittima è il pudore, necessario compagno dell'eros. Ma chi glielo spiega, a queste ragazzine "liberate"?

Grande Emma

Emma Bonino è stata un bravissimo Commissario Europeo e Ministro, ed è una delle donne che occupano la scena pubblica da anni con dignità, senza gli sgallettamenti e i presenzialismi di tante sue più giovani colleghe. Una ‘d onna politica ’, piuttosto che una ‘ donna in politica ’. Che vuole siano sempre in primo piano le sue idee, piuttosto che la sua persona. Il tiro mancino che ha giocato a un settimanale femminile - annunciando la (falsa) notizia del suo fidanzamento a 60 anni, abbondantemente ripresa da tutti i giornali “seri”, che hanno invece trascurato il suo impegno politico - è dunque un doppio colpo da maestro. Perché al tempo stesso sbugiarda il sistema italiano dell’informazione, così concentrato sul gossip da trascurare le notizie vere, e perché mette a nudo nella sua miseria lo stereotipo della femmina in carriera, che ama raccontarsi, svelare il suo privato, parlarsi addosso, sciorinare il suo vissuto, quasi per rassicurarsi di essere nonostante tutti i suoi impegni, ...

Facciamo l'amore!!!

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“ Sorpresi a fare sesso nel confessionale ”, titola un giornale . Mi colpisce non la trasgressività provinciale dei due cialtroni romagnoli che non trovano posto migliore per lasciarsi andare di una chiesa, ma quanto sia entrata nell’uso corrente una espressione così volgare e americaneggiante come “ fare sesso ”. Poche parole sono state così dirompenti, nel costume, ed al tempo stesso così densamente significative. Una volta si sarebbe detto “ fare l’amore” , e d’accordo, non era vero amore, spesso, era sempre il buon vecchio sesso. Ma chi “ faceva l’amore ” o meglio, “all’amore” , si concepiva come una unità di corpo ed anima. Si fingeva l’amore, forse, ma non lo si negava: semplicemente ci si esercitava mimando, in vista di qualcosa di più importante e serio. Poteva essere la storia di una sera, la classica botterella, ma l’occasionale compagna era pur sempre una persona. Non si poteva non esserne coinvolti, almeno un po'. E un gentiluomo non doveva mai lasciarla con la sensazi...

Elogio degli sfigati

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L’uomo bastardo attrae le donne, lo abbiamo sempre saputo. Adesso c’è una ricerca scientifica apposta del prof. Peter Jonason, della «Mexico State University», riportata sul New Scientist e sul Telegraph , copiati come al solito dal Corriere . Lo ribadisco, questi scienziati che passano il tempo a fare ricerche sull'ovvio mi riempiono di ammirazione, e al tempo stesso mi lasciano il sospetto che PolPot non avesse tutti i torti a massacrare i professori… Comunque, il prof. Jonason ha scoperto che l ’uomo che ha successo con le femmine è un incostante, con l’istinto del predatore, e una modica dose di narcisismo, impulsività, capacità di manipolazione. Non ce ne eravamo accorti. Ora, l’adolescente che ero una ventina e passa di anni fa, sarebbe stato certamente molto affascinato da questo tipo umano: il collezionista, lo sciupafemmine, l’uomo che non deve chiedere mai. Siamo cresciuti – abbastanza infelici – col mito di Fonzie cui bastava schioccare le dita per avere una ragazza....

Il passato è passato

Sono imminenti le nozze di Flavio Briatore - botulinato patron della scuderia Renault e magnate dalla ricchezza di origine incerta e poco pulita - con Elisabetta Gregoraci, stellina finita sotto i riflettori più per le sue doti fisiche – abilmente sfruttate - che per quelle artistiche. I due molto difficilmente potrebbero essere definiti una coppia di persone di classe e buon gusto. Eppure Briatore, playboy noto per la sua love story con Naomi Campbell, ha dichiarato che non inviterà al matrimonio nessuna sua ex, nemmeno la Pantera Nera, perché “ non sarebbe carino ” verso la sua sposa. Ottima scelta: quando si avvia una nuova storia bisogna avere la capacità di lasciarsi il passato alle spalle. Dio ci scampi da coloro che - per insicurezza, esibizionismo? - ci impongono l'ingombrante presenza reale o virtuale dei loro passati amanti. Persino da un cafone parvenu , una tantum , può venire una bella lezione di tatto, sensibilità e stile.

Le parole non sono innocenti

Dalla cronaca di oggi. Episodio numero uno: cinque balordi a Verona chiedono una sigaretta a un ragazzo. Lui rifiuta, loro lo pestano a sangue. Oggi il ragazzo è morto. Episodio numero due: un quattordicenne è stato arrestato a Viterbo dalla polizia per aver sottoposto un suo coetaneo a una serie di atti di violenza: gli ha prima bruciato i capelli, poi gli ha spento le sigarette sulle braccia I due episodi (per tacere della circostanza che un quattordicenne abbia tanta facilità di accesso alle sigarette) vengono così spiegati dalla stampa: il primo è opera di un gruppo “neonazista” , il secondo un episodio di “bullismo” . Mi si consenta di essere un po' diffidente verso certe etichette. La violenza sui banchi di scuola esisteva già prima che qualcuno inventasse il termine bullismo, ma è la parola che crea il fenomeno : si scambia l’innovazione linguistica per novità sociale. L’etichetta-didascalia che sottolinea ed illustra l’atto di violenza serve a scomporre la violenza in quant...

Facciamo outing !

Che strano. Viviamo in un mondo che si vuole moderno ed emancipato, nella sfera sessuale. L’omosessualità maschile è tranquillamente accettata. Il saffismo è addirittura chic. Le signore menano vanto delle loro ' one night stands ' con uomini di passaggio. Il sesso anale ha oltrepassato l’angusto recinto delle scuole cattoliche (un pensiero alle nostre compagne di cui si diceva che erano “ vergini davanti e martiri didietro ”) per diventare fenomeno di massa. Solo verso una pratica erotica resiste ancora un ingiusto ostracismo: la masturbazione . Santa Romana Chiesa non sospetterà mai quanti giovani adepti si sia persa per strada, condannando aspramente (e in modo piuttosto inverosimile) questa pratica del tutto innocente. Un adolescente esuberante comincia presto a scocciarsi di confessare questo peccatuccio, che ha la sola aggravante della recidiva compulsiva: la frequenza ai sacramenti così ne risente, e poi si dirada fino ad estinguersi. Eppure, sorprendentemente, non è s...

E liberaci dal male oscuro

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“Ciò che non ci uccide ci fa più forti” Se c’è una condizione nella quale si dimostra la verità della nota massima di Friedrich Nietzsche è la depressione . Perché la depressione può uccidere, sia chi ne soffre, sia chi gli sta accanto. Ma per chi trova la forza e la capacità di scendere all’inferno e guardare in faccia il “ male oscuro ” (nella celebre definizione di Giuseppe Berto), di sciogliere con pazienza ed intelligenza tutti i nodi della sua psiche, di affrontare con tenacia i fallimenti, il premio è l’acquisizione di una nuova consapevolezza. La lotta alla depressione è una gloriosa lotta di liberazione di sé stessi e delle proprie potenzialità, un meraviglioso seppur doloroso viaggio nella propria interiorità alla scoperta del proprio valore e della propria forza. Il motivo principale per cui la depressione ancora oggi non viene compresa e curata nel modo giusto - benché gli strumenti ci siano tutti - è che essa non è ancora socialmente percepita come una vera malattia. Non s...

Punti... di vista

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Era più introvabile di Osama bin Laden, ma adesso, fortunatamente, è stato individuato e fotografato: il mitico punto G , il Sacro Graal del piacere, il bottone che accende l’orgasmo e promette di far impazzire tutte le donne. Non tutte, per la verità: apparentemente alcune lo hanno ed alcune no. Il che è un mistero nel mistero: perché Madre natura - così equanime da dare a tutti due occhi, un naso, una bocca (ma sul cervello non sono sicuro), e così generosa da regalare un paio di superflui capezzoli anche agli uomini – avrebbe negato questo favoloso dono ad alcune sue figlie? La scoperta crea improvvisamente una classe di meteci, donne di serie B, esteriormente indistinguibili dalle altre, che non proveranno mai le gioie più profonde. Vogliamo scommettere che il futuro gioco di società sarà correre a farsi fare una bella ecografia vaginale, che le signore potranno esporre trionfalmente in camera da letto, per provare di essere tra le elette? L’autore della pseudo scoperta è il prof ...