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IL GHIACCIO, L'AUTOCRATE E ALTRI DESTINI - dal sito "lavoce.info"

La Voce.Info Commento all'Articolo: IL GHIACCIO, L'AUTOCRATE E ALTRI DESTINI ( http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002849.html ) Data: 09-02-2012 Autore: Dario Quintavalle (Twitter: @darioq) Oggetto: Politica Interna? Testo: L'affermazione che le recenti mosse russe sono dettate solo da ragioni di politica interna appare quanto meno ingenua. La Russia è una grande potenza, con ambizioni da global player, e non fa mai niente SOLO per politica interna. Ampli la visuale e vedrà che cosa si sta preparando: un nuovo round di guerra umanitaria secondo la dottrina della Responsibility to Protect in Siria. Finito Berlusconi, non c'è più la special relationship col Cremlino. La Russia sta usando le forniture di greggio come strumento di pressione su tutta l'Europa Occidentale, secondo un modulo già collaudato tempo addietro con l'irrequieta Ucraina. Insomma, l'energia fa parte a pieno titolo del gioco geopolitico, e faremmo bene a ricordarcelo sempre.

Strage pedoni, che fare?

Strage pedoni, che fare?

Chiamalo colposo...

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Orfano di madre, investita e uccisa davanti ai miei occhi da un pregiudicato che non aveva voglia di attendere al semaforo rosso (avevo quattordici anni), conosco il dolore di chi perde un congiunto per la più stupida e tragica delle morti: quella causata dagli incoscienti al volante. Quindi merita un plauso il Gup Marina Finiti del Tribunale di Roma che ha riconosciuto colpevole del reato di omicidio volontario con dolo eventuale Stefano Lucidi, l'uomo che imbottito di alcol e droga il 22 maggio scorso investì ed uccise due fidanzati in scooter all'incorcio tra via Nomentana e Viale della Regina. La sentenza è stata definita 'rivoluzionaria' perchè per la prima volta non si è contestato l'omicidio colposo ma quello volontario. “ Dolo eventuale ” vuol dire che un soggetto pone in essere una condotta pericolosa, consapevole che esiste la possibilità che potrebbero derivarne eventi dannosi ulteriori e tuttavia accetta il rischio di cagionarli. Ai non addetti ai l...

Amici miei, colbertiani immaginari

La telenovela Alitalia è finita, amen. Abbiamo una nuova compagnia aerea. L’altro ieri dovevo andare a Milano. Ho provato a vedere quanto mi sarebbe costato l’aereo: 323€, il triplo di quanto ci vuole per andare a Londra con un low cost. La nuova Alitalia è un affare per tutti, tranne che per i consumatori, che si trovano a pagare i costi di un sostanziale monopolio, nonché la socializzazione delle perdite della vecchia compagnia. In tempi in cui ci sono pochi soldi per i consumi, un risultato niente male. Il nuovo interventismo statale, con in parallelo il piano americano di pubblicizzazione e salvataggio delle banche e delle assicurazioni in crisi, fa inneggiare tanti alla fine del liberismo e del mercato. Pier Luigi Battista sul Corrierone ha scritto: “ meriterebbe un epitaffio o un elogio funebre il liberismo polverizzato dal crollo del mercato, dagli americani convertiti al verbo della nazionalizzazione, dall'uragano statalista che sommerge persino il ricordo dei ruggenti an...

Scacco al Pedone

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Lo stanco duello elettorale tra Alemanno e Rutelli, candidati a Sindaco di Roma, si concentra sul tema della sicurezza. Il recente episodio di violenza, dove una donna del Lesotho è stata aggredita e violentata da un rumeno (smentendo i luoghi comuni, l’extracomunitario è la vittima ed il comunitario l’aggressore) ha colpito la fantasia dei più, e rischia di far dimenticare altri fattori che rendono la vita in questa città poco sicura. In primo luogo la strage stradale, cui per ragioni personali sono assai sensibile (mia madre fu investita ed uccisa 25 anni fa proprio qui, a Ostia). Ormai i pedoni a Roma muoiono a grappoli: negli ultimi mesi la cronaca ha riportato parecchi episodi raccapriccianti - la strage di Fiumicino, quella di Tor Vaianica, le due turiste irlandesi uccise sul lungotevere. Morti di serie B, non adeguatamente considerati, né vendicati. Si leggano queste agghiaccianti statistiche Istat: nel 2006 dei 5.669 morti sulle strade italiane nel 13,4% dei casi si trattava di...

Prese in giro... su due ruote

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L'estate scorsa a Parigi mi sono molto divertito con il Velib , l'entusiasmante sistema di bike sharing che consente di prendere una bicicletta (gratis la prima mezz'ora) e lasciarla dove si vuole. Roma si appresta ad imitare Parigi, e speriamo che come al solito non si tratti di una pessima imitazione. Altro è abbracciare un'innovazione perchè si è convinti, altro è farlo per poter riempire le statistiche e dimostrare che anche a Roma si è fatto "qualcosa". Per una sana pratica della bicicletta, anche come mezzo di trasporto alternativo alla macchina, Roma manca di un ingrediente indispensabile: le piste ciclabili. Una pista ciclabile , come tutti sanno, è uno spazio dove le biciclette possono circolare in modo non promiscuo, in sicurezza ed anche sviluppando una certa velocità. In molti paesi civili, essa sottrae spazio alla circolazione delle automobili, contribuendo a ridurre il traffico urbano. In Danimarca e Olanda (paesi dove grazie alla costante pratic...

Galeotta fu la R...

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" Freccia del Mare " è il pomposo (ed esagerato: lumaca sarebbe più corretto) nome del treno che collega Ostia Lido a Roma, e che prendo tutte le mattine per andare in ufficio. Solo che una R è caduta, e adesso " Feccia del Mare" sembra il nome di un vascello pirata, o di una taverna della Tortuga. Affascinante...

Il pesce puzza dalla testa

Beccato in flagrante divieto di sosta con contrassegno scaduto, il Comandante dei Vigili Urbani di Roma, Giovanni Catanzaro, si è prodotto, come se non bastasse, in una serie di penose dichiarazioni, senza assumersi le proprie responsabilità, e senza – ovviamente – dare le dimissioni. Dai vertici, giù per li rami, il nostro paese assomiglia sempre più a un giardino d’infanzia, dove nessuno, ma proprio nessuno, è capace di dire “è colpa mia”: ogni governo dà la colpa della propria inettitudine a quello precedente, chiunque venga colto con le mani nel sacco grida all’immancabile complotto dei soliti “poteri forti”. Siamo, lo ripeto da molto tempo sul questo blog, il paese dell’Otto Settembre Permanente: quello della fuga dalle responsabilità delle classi dirigenti. Una classe dirigente degna di questo nome elabora da sé stessa le norme del suo comportamento, e vi si attiene inflessibilmente, senza bisogno di qualcuno che da fuori le ricordi i suoi compiti. Ci si può aspettare da un leade...

Semaforo rosso agli abusi

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La vicenda dei semafori di Segrate merita un commento. A Segrate semafori dotati di telecamera sono stati sequestrati perché si sospetta che la società concessionaria abbia artatamente diminuito i tempi del giallo per aumentare il numero di multe, sulle quali ricava una percentuale. Un caso di furbismo italico, dunque, ma che serve ad introdurre un discorso critico sul modo in cui le amministrazioni comunali gestiscono il settore delle infrazioni al codice della strada, e quindi sul complesso rapporto tra italiani e legalità . Contestare infrazioni al codice della strada è diventato un veloce ed indolore metodo di finanziamento per le casse dei comuni, una vera tassazione impropria, ed una voce di entrata sempre più importante nei bilanci degli enti locali. Sotto un piano di puro diritto amministrativo questo modo di agire è viziato sotto due profili: 1) Conflitto di interessi : se gli automobilisti italiani diventassero improvvisamente disciplinati, ciò porterebbe a un decremento nett...

Razionalità circolare e italianità tetragona

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La rotatoria compie cent’anni. Fu infatti nel 1907 che l'urbanista francese Eugène Hénard mise a punto il sistema di circolazione a rotatoria — basato su un semplice anello stradale a senso unico: chi è già dentro ha la precedenza su chi si immette dall'esterno. Il principio consente di snellire il traffico perché non è necessario fermarsi agli incroci — basta rallentare — e di ridurre gli incidenti. Uno studio del 2001 dell'Iihs americano («Insurance Institute for Highway Safety») ha documentato che nelle rotatorie avviene un 80% di incidenti in meno rispetto ai tradizionali incroci con semafori. La Francia è oggi l’indiscussa capitale delle rotatorie. Sono ad ogni angolo, magari esasperanti, ma utilissime: rallentano il traffico e lo disciplinano, rendendolo più sicuro. È simpaticamente paradossale che proprio nella patria di Cartesio sia stato inventato un modello di incrocio circolare che si è rivelato assai più razionale di quello “cartesiano” ad assi perpendicolari. ...

La Metro fa un'altro buco...nell'acqua

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Tracciato del progetto comunale E così la stazione di Largo Argentina della metro C non si farà. Impossibile bucare lo strato archeologico senza fare sfracelli. Sorpresi? Ma se lo sanno tutti che scavare nel centro di Roma è impossibile! Sono maligno: perché aprire tanti bei cantieri della Metropolitana in pieno centro è un stato un modo efficacissimo di propagandare l’idea di un’amministrazione impegnata nella costruzione di grandi opere pubbliche. Mentre quelli aperti erano solo cantieri archeologici... dirlo chiaro e tondo non sarebbe stato altrettanto pagante politicamente. A proposito, ma com'è possibile che la Sovrintendenza abbia autorizzato lo scavo di un'altra linea sotto le fondamenta del Colosseo? E il pericolo per la stabilità del monumento, sempre evocato quando si tratta di limitare il passaggio di auto, e soprattutto in occasione del 2 giugno (niente carri armati, persino i tacchi dei soldati trasmettono vibrazioni al terreno, si disse)? Mi permetto di suggerir...

Fermiamo la strage stradale

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Una bella mattina di agosto di ventisei anni fa, un piccolo pregiudicato di borgata decise che non aveva voglia di aspettare i comodi del semaforo rosso. Risalì contromano a tutta velocità la colonna di auto ferma sul lungomare di Ostia e centrò in pieno, uccidendola, una signora che passava sulle strisce. Incidentalmente, quello sventurato pedone era mia madre. L’Italia - che ama darsi arie da campionessa dei diritti umani perché lotta contro la pena di morte - ha al suo interno una pratica assai più raccapricciante: il sacrificio umano. Ogni anno, infatti, circa 8000 persone muoiono immolate sull’altare del progresso e della motorizzazione, senza che a nessuno, apparentemente, la cosa interessi più di tanto. I morti stradali sono morti di serie B rispetto a quelli per droga o per cancro: oh, quelle sì sono emergenze sociali. Esiste anche di fronte alla morte – che dovrebbe essere la suprema livella - una gerarchia. Un morto sulla strada non suscita sufficiente “allarme sociale”: siam...

Incredibile ma vero...

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L’annunciata soppressione della stazione “Nomentana” sulla linea B1 ha dell’incredibile. Non occorre essere esperti urbanisti per capire quanto fosse strategica per l’interscambio con le molte linee di superficie che percorrono la via Nomentana, oggi sovraccariche, e che servono aree che, anche in futuro, non saranno raggiunte dalla nuova linea. I passeggeri dei filobus e degli autobus che percorrono la Nomentana avrebbero potuto scendere e prendere la metro. E se davvero i costi per la stazione Nomentana sono eccessivi, non si capisce allora perché sia stata scartata anche la soluzione subordinata del tapis roulant con Piazza Annibaliano. I cittadini del Terzo municipio sopporteranno disagi per anni senza alcuna contropartita!

Donne senza gonne

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La compagnia di bandiera Alitalia è sull’orlo del fallimento. Dobbiamo salutare perciò con gioia l’importante accordo recentemente concluso tra le parti sindacali e l’azienda, all’esito di un’aspra controversia ("vertenza termica") durata dieci anni. La grande conquista è… che le hostess potranno portare una divisa con i pantaloni. I commentatori hanno sottolineato con costernazione che, in questo momento di profonda crisi, il management e il personale avrebbero ben altro da pensare che alle uniformi: ma il diavolo, si dice, è nei dettagli. Per parte nostra non ci stupiamo: antica e costante aspirazione della donna italiana, si sa, è di portare i pantaloni. Per una mia ex, ad esempio, era una questione di principio non vestire gonne e non truccarsi (e talvolta neppure lavarsi…) per uscire con me: giammai farsi belle per il maschio padrone! Facciano pure, dunque, le hostess: Alitalia non andrà al fallimento solo perché non potremo più sbirciar loro le gambe. E tuttavia, dobbia...

Reclamo a Trenitalia

Il vostro sito internet è pessimo e fa perdere moltissimo tempo. Perché posso scegliere solo l’ora di partenza e non quella di arrivo? Perché, se scelgo una combinazione non disponibile, vengo costretto a ripetere l’invio di tutti i dati, come in un gioco dell’oca? E perché non potete dirmi quali invece sono le combinazioni disponibili in una data giornata, senza costringermi a tirare a indovinare? Perché quando pago il sistema non tiene traccia – dopo avermi identificato come un cliente abituale e registrato – dei miei dati? Perché non posso scegliere il numero del mio posto? Oggi ho prenotato un viaggio alle 1141: la mail di conferma mi è arrivata alle 1331. E sto ancora aspettando quella riguardante il viaggio di ritorno! Prego notare che non sto chiedendo niente di impossibile: molti siti offrono tutti questi servizi, quindi non potete accampare alcuna ragione tecnica, semplicemente non avete alcun rispetto per il cliente. Andatevi a fare una istruttiva gita sul sito delle ferrovie...

E meno male che son verdi!

È davvero consolante sapere che Roma è governata da un’amministrazione di sinistra, e che per otto anni ha avuto anche un Sindaco “verde”. Ebbene, è in giro un progetto per un parcheggio da scavare sotto i Lungotevere, togliendo via tutti i platani. I platani stanno già sparendo da Via Nomentana, sostituiti da ben più moderni cartelloni pubblicitari (come quello che adorna il muro di Villa Mirafiori). Inoltre sono stati tagliati i pini di Viale di Villa Massimo, e i cipressi di Viale di Villa Ricotti, quelli che originariamente fiancheggiavano il viale d’accesso della villa da cui la strada prende il nome. Erano malati, dice l’amministrazione. Bella idea, ammazzare i malati! Al posto dei cipressi e dei pini si piantano lecci, alberi scuri, brutti, ma resistenti a tutto. Così in pochi anni queste strade diventeranno una torva foresta dove la notte non si vede a un palmo di naso.

Quella rotonda sul mare

In Francia le rotatorie hanno risolto numerosi problemi di circolazione e aumentato la sicurezza stradale. Qui in Italia, timidamente si comincia, ma... All'inizio dell'estate la Provincia di Roma annuncia la costruzione di una rotatoria su Via di Pratica di Mare, sulla strada per la spiaggia di Capocotta. I lavori dovevano andare avanti giorno e notte, per risparmiare tempo. L’estate è finita e la rotonda sta ancora a metà, nemmeno la segnaletica hanno dipinto. E questo è il paese che dovrebbe costruire il ponte sullo Stretto di Messina? Poveri noi...

Time to have your say

Transport for London, l'autorità dei trasporti londinesi, distribuisce in questi giorni a tutti i residenti dell'area ovest di Londra una brochure illustrativa del nuovo West London Tram intitolata "Time to have your say, the Mayor of London wants to hear your wiews". Oltre che in Inglese, la documentazione è disponibile in Bengali, Gujarati, Turco, Braille, Cinese, Hindi, Urdu, Arabo, Greco, Punjabi, Vietnamita, tanto per ricordarci che Londra è davvero una società multietnica. Aspetto e spero che il Sindaco di Roma chieda la mia opinione su una cosa qualunque, per esempio lo sciagurato assetto del trasporto pubblico su Via Nomentana. Intanto prego notare che - dopo Parigi - anche la città che ha la più antica metropolitana del mondo ha riscoperto il tram. Più economico e più rapido da costruire. Noi invece, in eterna retroguardia, stiamo ancora aspettando il progetto della Linea C.