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Buonismo e perdonismo

Un altro omicidio violento ed inspiegabile. Ed implacabili, le due domande standard dei TG ai parenti delle vittime: " Lei cosa prova? " e " Lei perdona gli assassini? ". Mai, dico mai, uno che risponda: 'Ma naturalmente sono contentissimo che abbiano ammazzato mia madre! '. Le due domande, così banali da far sembrare un genio Gigi Marzullo, hanno in realtà uno scopo ben preciso: occorre servire in prima serata emozioni forti, dolore e perdono, e per questo i giornalisti non esitano a fare i guardoni nei sentimenti altrui. Sollecitando l'esternazione di un dolore scontato e che un po' di umano tatto vorrebbe rimanesse coperto da riserbo, e subito dopo l'assoluzione delle vittime che è anche autoassoluzione. Perché volere giustizia in questo paese dalla giustizia smandrappata e spettacolarizzata costa. E perché bisogna ammannire ai buoni borghesi che stanno a tavola la loro razione di buoni sentimenti quotidiani. Niente faide, certo, non sta b...

La falsa democrazia del 'diamoci del Tu'

Si racconta che a un militante comunista che lo salutò dicendogli: “Compagno, siamo molto felici di rivederti”, Palmiro Togliatti, di ritorno dalla Russia, abbia risposto: “Compagno, diamoci pure del Lei”. Aneddoto confortante, perché almeno smentisce che pretendere il Lei abbia qualcosa di aristocratico Io mi do del Tu con gli amici, i parenti, i colleghi. Do e mi faccio dare del Lei da tutti gli altri. Io detesto le persone che senza conoscermi mi danno del Tu. Provo al riguardo una autentica forma di ribrezzo, come di una invasione non autorizzata nella mia sfera privata. Se qualcuno mi da del Tu, io continuo imperterrito con il Lei, non esitando a fargli notare la sua scorrettezza. Dare del Tu agli estranei, alle persone che si incontrano per la prima volta, agli anziani, ai superiori, non è manifestazione di confidenzialità, ma di maleducazione. Pensavo che la progressiva scomparsa del Lei fosse una caratteristica solo di Roma, di questa autentica capitale della cafonaggine...

Derrick, la Germania in beige

“Derrick ist tot”, titolano i giornali tedeschi. È morto Derrick. Capita, quando un attore si identifica troppo col suo personaggio, che non riesca più a liberarsene. Horst Tappert è stato per un decennio Stephan Derrick, il volto più simpatico della Germania all’estero. Come le sorelle Kessler, con le loro lunghe gambe, impersonarono per una generazione di italiani il sogno della biondina nordica in vacanza, carina dolce e sessualmente disponibile, Derrick deve la sua fortuna e la sua durata allo stereotipo che ha saputo incarnare: quello dell’uomo tedesco metodico e preciso, senza slanci né sbavature, ingegnoso ma senza fantasia. Con il suo personaggio privo di ardori, di toni esagerati, prevedibile e noioso, ben simboleggiato dal suo impermeabile beige, Horst Tappert ha interpretato l’aspirazione della Germania ad essere un paese normale, o piuttosto normalizzato. Rassicurante perché mediocre e neutro. Un po' come quei mariti brav’uomini che si finisce per amare a forza di abitu...

Tra Valladolid e Camerino

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Un giudice di Valladolid, Spagna, ha ordinato la rimozione dei crocifissi da una scuola pubblica. E si riaccende l’ormai secolare dibattito sul tema. Noioso ed inutile come tutti i dialoghi tra sordi. Personalmente non amo le confusioni tra Chiesa e Stato. Non mi piace vedere i Crocifissi negli edifici pubblici, così come non mi piace l’abitudine americana di mettere la bandiera in Chiesa accanto all’altare. Non sta forse scritto: “ Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio ”. (Matteo, 22, 21)? Troverei logico che in un ufficio dello Stato si trovassero solo i simboli dello Stato. Lo Stato è un’autorità imparziale, che deve considerare allo stesso modo tutti i cittadini. Entrando negli edifici dello Stato, io credo, il Cittadino ha diritto di sentirsi a casa propria, qualunque sia la religione che professa, o anche se non ne professa alcuna. L’Italia è piena di crocifissi: spuntano dai tetti delle chiese, dagli obelischi, nelle edicole sacre ai quadri...

Barbagli ed abbagli

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Una banda di dieci borgatari che nella zona del Trullo a Roma picchiavano e terrorizzavano gli immigrati è stata arrestata dai Carabinieri. Tutti sono stati accusati di rapina aggravata, lesioni, minacce con l'aggravante della discriminazione e dell'odio razziale. Strano, perchè in Italia, ufficialmente, il razzismo non esiste. Lo dicono in TV opinionisti e noti studiosi, dati alla mano. C’è una vignetta delle Sturmtruppen che mi torna spesso in mente, in queste occasioni. Il Sergente cattivo va a rapporto dal Capitano. “ Ci sono nuofe vittime dell’epidemia di coleren, Herr Capitanen ”. Il Capitano risponde che per ordine dello stato maggiore non di epidemia si deve parlare, ma di ‘ singoli casi isolati ’. “ Sissignoren” , ribatte il Sergente, “oggi ci sono mille nuofi singoli casi isolaten” . La morale è chiara: persino ai numeri si può far dire ciò che si vuole, è tutta questione di definizioni ed interpretazioni. In Italia il razzismo è in crescita. Non un fatto di m...

Lo chiamano Burocratese

"Si è appurata una evidente distonia nel circuito valutativo a livello centrale e periferico che è stata fondata, distintamente nelle fasi della concessione e della revoca delle misure di protezione, su parametri non omogenei il che ha prodotto risultati disomogenei". (dalla motivazione con cui fu negata l'auto blindata e la scorta a Marco Biagi, poi assassinato dalle BR) "Le parole sono importanti! Chi parla male, pensa male, vive male" Nanni Moretti (Palombella Rossa, 1989)

Italiani brava gente?

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Il pestaggio di un cinese a Tor Bella Monaca da parte di una banda di bulli che aveva già aggredito degli africani, è un brutto campanello d’allarme. Il razzismo c’entra, indubbiamente. Anche se chi commette atti del genere ha una testa così vuota che sarebbe persino fargli un complimento attribuirgli una qualche sorta di ideologia o forma di pensiero organizzato. I vari -ismi sono sempre il paravento dietro il quale si nasconde l'assoluta mancanza di una personalità. Quello che è accaduto è il percolato di un mantra che ci viene ripetuto ossessivamente: gli stranieri sono pericolosi e minacciano la nostra società. E poco male se è vero il contrario, se è invece grazie al contributo di questa povera gente, desiderosa di lavorare e di spaccarsi la schiena, che continuiamo ad andare avanti. Anzi, proprio per questo. Al borgataro, la disponibilità al sacrificio di un africano, capace di attraversare il deserto e il mare per venire a raccogliere pomodori, appare solo un memento della ...

Fanculotherapy

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Il tempo stringe. La consapevolezza di questo fatto irritante mi è crollata addosso tutta di un botto quando mi hanno annunciato che dovrò operarmi per una fastidiosa tendinite che mi perseguita ormai da due anni; questo capita proprio mentre invece gli eventi precipitano e avrei bisogno di essere pronto a partire subito, sano, efficiente ed operativo. Così, sento sempre più il bisogno di andare all’essenziale. Sono sempre più spicciativo, detesto perdere tempo, ed ho dichiarato guerra ai seccatori e ai parolai. Giudico l'epitaffio più bello quello che un romano dedicò al suo cane: "... numquam latravit inepte" ("... mai abbaiò a vuoto"). Non esito perciò ad essere sgarbato per manifestare il mio assoluto rifiuto a farmi d’ora in poi espropriare anche di un solo minuto della mia esistenza da chi non abbia nulla da dirmi o da darmi. Ho fatta mia quella frase di Italo Svevo: " Può essere che il mio tempo non sia poi tanto prezioso, ma è sicuro ...

Grande Fratello, no grazie 2

Proibire la pubblicazione delle trascrizioni telefoniche è un attentato alla libertà di stampa o una misura di tutela delle libertà individuali? Personalmente, sono sempre molto infastidito quando vedo pagine e pagine di giornali riempite dai brogliacci delle intercettazioni. Non mi pare una prova di buon giornalismo. Tanto per cominciare, le trascrizioni cambiano da giornale a giornale: il che vuol dire che quello che si pretende essere un documento fedele viene manipolato in redazione. Soprattutto, la pubblicazione delle intercettazioni non sembra fornire al pubblico alcun elemento di giudizio serio, ma solo dargli in pasto particolari pruriginosi, battute sapide, linguaggio da caserma, cose che poi danno adito a dotte discussioni sociologiche, moraliste ed ipocrite. Particolare ancor più decisivo, in nessun altro paese dell’Occidente i giornali danno in pasto ai lettori questo tipo di materiale. La pubblicazione delle intercettazioni è uno degli aspetti della deriva gossipara del g...

Facebook è una ca*ata pazzesca...

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Ho un profilo in molti social network. Occorre tenersi aggiornati, anche se 'sta roba mi sembra solo un capitolo più raffinato di quell'organizzazione tecnologica della solitudine cominciata con le chat (ICQ, dio ne scampi e liberi!), che consente a chiunque di chiudersi in casa e parlare con uno schermo come un babbeo. Ma davvero continuo a non capire a che serve Facebook , il trend del momento, e cosa la gente ci trovi di divertente... Che poi esso possa addirittura minacciare Google mi sembra incredibile. Ma ho un profilo, ahimè, e continuano ad arrivarmi inviti a installare questa o quella applicazione. Così c'è chi mi lancia un pollo, chi mi offre una birra e chi mi manda un abbraccio, tutto rigorosamente virtuale. A me sembra solo un modo delittuoso di perdere tempo, ma visto che tanta gente impazzisce per questa roba, devo avere l'umiltà di pensare che sono io a non aver capito niente. Così ho chiesto ad Helena, dalla F*landia, una Facebook-entusiasta, di chiarir...

Wozzeppenin'?

Caro Beppe Severgnini, due notizie di stampa dalla Gran Bretagna che mi hanno molto colpito. Tony Blair beccato in treno senza biglietto, e il controllore non gli fa la multa ("ma le pare"), tra lo sconcerto dei passeggeri. L'erede al trono, principe William va a trovare la fidanzata usando un elicottero dell'esercito, come un Mastella qualunque. Qualche virus italico sta contagiando la perfida Albione? Gli Inglesi stanno diventando 'Italians'? Dio salvi la Regina, oggi più che mai!

Contropelo

Anni fa frequentavo un’accademica italiana, una specie di donna-canguro sempre in movimento per lavoro tra un punto e l’altro del pianeta, così indaffarata e spicciativa da farsi un punto d’onore nel non pettinarsi né depilarsi (e talvolta anche nel non lavarsi…). Lo stereotipo del professore distratto e trasandato è assai divertente, in teoria, ma a me dal vivo sembrava un’autentica sciattona. Ora leggo sul blog di “Grazia” il post “ Ma le italiane non si pettinano? ”: Mentre le americane sarebbero impeccabili nelle loro acconciature, il luogo comune vede le italiane spesso arruffate, con chiome selvagge e disordinate (sebbene ben vestite). Non abbiamo tempo di andare dal parrucchiere in Italia? Abbiamo un difetto tricotrico genetico nazionale? No. La risposta è semplice: noi siamo molto avanti... Ah, è la moda! E io che non avevo capito niente… Chiedo venia! :-)

Piccole cose di cattivo gusto

Stavo provando a fare una lista di alcuni comportamenti, stili di vita, oggetti, modi di dire e di fare, che aborrisco per il loro tremendo cattivo gusto. Il quale consiste soprattutto nell'idea che certe cose siano " trendy ", quindi socialmente accettate e simpatiche. Senza alcuna pretesa di esaustività, ma con profonda antipatia: La birra Corona La birra Heineken Le donne che dicono “cheap” Le donne che dicono “One night stand” I calzini con la giarrettiera Le giacche a quadrettini Le cravatte regimental Tutto Dolce & Gabbana I mocassini con le nappine L’orologio sul polsino Gli occhiali da sole, quando non c’è sole Le barche da diporto a motore Le borse di Alviero Martini Le Harley Davidson (e – peggio – le custom!) I SUV L’Argentario I chihuahua Gli schnautzer La bresaola Il sushi I libri di Paulo Coelho Fabio Volo Iscriversi al Rotary (ai Lyons no, è solo da sfigati) Gli snowboard Salsa e merengue La musica House - Trance

Irresistibile fascino biondo

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Ogni anno l’Università di Harvard assegna per celia i "premi Ig-Nobel" alle ricerche scientifiche più stupide. Mi viene il sospetto che le molte inutili ricerche di cui danno notizia i giornali siano opere di studiosi buontemponi che cercano di arraffare l’ambito premio. Altrimenti non si spiega. L’ultima viene dall'Università di Parigi-Nanterre: studiosi guidati dal professore di psicologia sociale Thierry Meyer sostengono che – a contatto con donne bionde - i maschi sono indotti a fare azioni stupide e madornali errori. Secondo la ricerca, infatti, le capacità mentali degli uomini si riducono nel momento in cui essi sono a stretto contatto con una donna bionda. Questo, dicono, perchè quando un uomo parla con una ragazza bionda entra in causa uno stereotipo inconscio: automaticamente egli ritiene di essere vicino ad una persona meno intelligente. Desidero smentire l'esimio Meyer. Le più avvilenti sciocchezze della mia vita io le ho commesse per una donna bruna. Ben...

Otto Settembre permanente.

Osserva giustamente Gianni Mura, lunedì 12 novembre, su la Repubblica – che oggi una persona “…si prende le colpe di tutti…sia egli poliziotto, romeno, giornalista, zingaro, o ultrà…”. Il piano della responsabilità personale sembra quasi non esistere più. Esiste quello della responsabilità collettiva, categoriale . Ma è vero anche il contrario: quante volte abbiamo visto assolvere o minimizzare le colpe individuali, diluendole in supposte responsabilità della società? Siamo un paese nel quale lo sport più diffuso è la declinatoria di responsabilità, il mettere le mani avanti, o il lavarsele pilatescamente. Per lo stesso motivo è in crisi l’autorità: perchè non si assume le sue responsabilità e perde in autorevolezza. Che tristezza l’abdicazione dello Stato, domenica scorsa. I lettori di questo blog conoscono la mia teoria dell’ “Otto settembre permanente”. Ricordo di aver visto in un cartone animato di Disney la migliore definizione delle responsabilità connesse alla dirigenza: “Prima ...

Il chilo dimagrito

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L’abbiamo studiato tutti a scuola: al Castello di Sévres, vicino Parigi, si conservano i prototipi originali di tutti i pesi e le misure del sistema metrico-decimale, il migliore e più duraturo legato della Francia Napoleonica all’umanità. Tra questi il Chilogrammo ufficiale. Il peso originale è un cilindro a base circolare di 39 mm di altezza e diametro, composto da una lega di platino e iridio. Ogni dieci anni viene confrontato con i campioni nazionali. E, parbleu! si è scoperto che ‘le Grand Kilo’, pur se gelosamente custodito e trattato con ogni riguardo, pesa 50 microgrammi in meno… Lasciamo agli esperti scoprire le ragioni di questo drammatico dimagrimento. Loro sono angosciati, mentre invece gioiscono gli obesi di tutto il mondo, per questa inattesa svalutazione delle loro pinguedini. Trovo che c’è qualcosa di deliziosamente ironico in questo peso che perde peso. Nella Francia dei maîtres à penser, degli arcigni intellettuali da caffè, si è forse consumato l’ultimo regicidio. ...

La legge è legge, 2

Dall’Alpe a Sicilia, c’è voglia di legalità in Italia. Sarà che gli italiani sono tornati dalle vacanze, hanno visto le città europee pulite ed ordinate (e non solo quelle del nord: anche nella mediterranea, latina, cattolica Spagna, a darci la misura di quanto siamo rimasti indietro) e cominciano a chiedersi: perché da noi no? L’ordinanza contro i lavavetri ha fatto scuola, altre città vogliono copiarla. E si pensa ai prossimi campi di intervento: graffitari, posteggiatori abusivi, prostitute sulle strade, ubriachi, locali notturni rumorosi, venditori ambulanti di merci contraffatte, e via dicendo. Nel frattempo, in Sicilia, la Confindustria si schiera contro chi paga il pizzo, offrendo per la prima volta una copertura a chi decide di ribellarsi all’intimidazione mafiosa. Dice il sindaco di Firenze che occorre una rivoluzione concettuale per riportare il rispetto delle regole nelle nostre città. Il che dà la misura di quanto ormai la prassi italiana sia distante dall’Europa. In quale ...

For the sake of our freedom

Fellow Hashers, the news is on the New York Times http://www.nytimes.com/2007/08/25/nyregion/25beer.html?_r=1&oref=slogin and on many other papers (Der Spiegel: http://www.spiegel.de/panorama/0,1518,501968,00.html ) : in Connecticut two hashers were charged of felony because they were setting a trail with flour in an Ikea parking lot and someone called the police for fear it was anthrax… The thing resulted in a bioterrorism scare and in a massive evacuation: dozens of New Haven and state police officers, firefighters, health department workers, FBI agents and other personnel from New Haven and neighboring communities, as well as special equipment from the U.S. Postal Service's were involved. All this, just for some flour. The two hares, Dr Salchow and his sister from Germany , now risk to be indicted and to be asked for restitution ($50,000) from the City and Ikea. There are a lot of stories like that in the Hash community: in Rome two years ago, while setting th...

Il fattore Cappa

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La faccenda di Garlasco è grottesca, ed in questo suo essere grottesca è così tremendamente italiana, un copione da film di Alberto Sordi, solo che non fa ridere. Una ragazza, Chiara Poggi, viene uccisa in circostanze misteriose. E le sue cugine – le ormai famose gemelle Cappa , ex aspiranti veline – pensano bene di diffondere una loro foto insieme all’uccisa, tutte vestite di rosso. Solo che la foto si rivela presto un fotomontaggio, anche malfatto. L’Italia tutta si mette a ridere, ma ci sarebbe da piangere, perché niente da noi, nemmeno un omicidio, riesce ad essere serio fino in fondo, perché il confine tra tragedia e farsa, tra mito e mitomania, è così labile. Siamo in fondo il paese che ha inventato il melodramma, dove tutti muoiono per potersi poi rialzare e ricevere gli applausi. Così viene aperto anche un concorso per il miglior fotomontaggio con protagoniste le due gemelle, c’è un sito apposito , ed infine arriva a Garlasco, a fare passerella, Fabrizio Corona, tamarro vissuto...

Dedicato ai Padri Padroni, 2

La Corte di Cassazione pone meritoriamente un altro freno alla tendenza dei genitori italiani di considerarsi “padroni” dei figli, dopo la sentenza sulle punizioni umilianti . Con la sentenza n. 33057 del 21 agosto 2007, la quinta sezione penale della Suprema corte la Corte ha reso definitiva la condanna - per i reati di cognizione illecita di conversazioni telefoniche e installazione di apparecchiature illecite (rispettivamente art. 617 e 617 bis del codice penale) – nei confronti di un padre che, in più di un'occasione, aveva captato delle conversazioni telefoniche fra la figlia e la suocera. L'uomo dovrà anche rifondere i danni alla figlia e alla suocera oltrechè provvedere alle spese processuali. Siamo nel 2007, ma la famiglia italiana continua a vivere nel medioevo…