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La Moldavia fa schifo! i commenti del pubblico

La Moldova fa schifo! - Il nuovo articolo di @darioq https://t.co/Z3L8DROrxA pic.twitter.com/smfhZVwVkh — Limesonline (@limesonline) February 10, 2016 Certo che questi ex @AllieviSNA non sono proprio i tipici burocrati dell'immaginario collettivo italico, eh. Bravo! https://t.co/1O4RynYeCZ — Alfredo Ferrante (@alfredoferrante) February 10, 2016 @darioq @limesonline danke! #daleggere ;) — Tlang 🇪🇺🇮🇹 (@t65lang) February 10, 2016 @darioq @limesonline Arabista, vivo in Oman, seguo Medio Oriente, Islam, il mio non è 1 parere da esperta, ma...molti spunti interessanti! — Antonella Appiano (@antonellappiano) February 11, 2016 @darioq grazie per contributo, ma che pena, triste leggere tua precisa analisi, ho rapporti di lavoro con Ambasciata e sono persone squisite — Giuseppe Conte (@g_gconte) February 12, 2016 La Moldova fa schifo! - Il nuovo articolo di @darioq https://t.co/TH8BpFCdgO pic.twitter.com/v04k9XM1M4 — Limesonlin...

Autobomba a Kiev

Una telecamera ha ripreso l'esplosione in cui è morto a Kiev Timur #Makhauri pic.twitter.com/zPsc8dXa2B — Luigi De Biase (@LuigiDeBiase) 9 settembre 2017 Kiev, 9 settembre 2017 Un’auto bomba è esplosa ieri, in pieno centro a Kiev, tra le vie Basseyna e Velyka Vasylkivska, a due passi dal mercato di Bessarabka e del centro commerciale Arena City. Casualmente, ero a pochi metri di distanza. Due passanti, una donna e un bambino, sono tra i feriti.  È la seconda autobomba nel giro di pochi mesi, nella capitale ucraina. A giugno fu la volta di un alto ufficiale dei servizi segreti, Maksim Shapoval. L’anno scorso, un’altra auto bomba costò la vita al giornalista bielorusso Pavel Grigorievich Sheremet  La vittima dell’attentato di ieri è Timur Mahauri, un ceceno cittadino georgiano, che fu processato nel 2014 in Turchia per l’assassinio di cinque ceceni. Mahauri fu assolto grazie alla testimonianza del Ministro dell’Interno georgiano Gia Lord...

Brexit!

https://www.facebook.com/notes/dario-quintavalle/brexit-opportunit%C3%A0-e-prospettive/10153719580758595

La Moldavia fa Schifo!

Il piccolo Stato (ri)sorto dalle ceneri dell’Urss è in mano a un’oligarchia rapace che ne ha fatto un hub di traffici e malaffare. Il nuovo articolo di Dario Quintavalle Pubblicato da Limes, rivista italiana di geopolitica su  Mercoledì 10 febbraio 2016

La vera gaffe nella visita di Rohuani

Interessante quanto mi ha detto un amico iraniano: mentre noi ci accaniamo nella polemica sulle #statuecoperte, in Iran ... Pubblicato da Dario Quintavalle su  Giovedì 28 gennaio 2016

Limes, la Crimea, l'Ucraina.

Trovo un po’ comica la querelle sollevata dall’Ambasciatore d’Ucraina a proposito di una carta pubblicata dalla rivista Limes, su cui occasionalmente scrivo, e che mi trova coinvolto su Twitter. Limes sarebbe colpevole di aver raffigurato, in una carta di Laura Canali, la Crimea come facente parte della Federazione Russa.   La risposta di Lucio Caracciolo è stata, molto correttamente, che quella carta rappresenta la situazione di fatto sul terreno. In effetti Limes non è l’Istituto Geografico de Agostini: il suo compito non è quello di produrre carte geografiche e politiche accurate. Premesso che non ho alcun titolo a parlare a nome di Limes, la preoccupazione che una rivista “riconosca” l’annessione della Crimea da parte della Russia rivela una curiosa idea della stampa libera,  la quale non ha,  nel bene o nel male, simili responsabilità. Il punto non è dunque se Limes riconosca o meno l’annessione della Crimea ma il fatto che un’eventuale “ riconoscimento...

Il mio prossimo articolo su Limes sulla Moldavia

Ho appena consegnato il mio nuovo articolo per @limesonline sulla #Moldavia @mirkomussetti @GermanoDottori pic.twitter.com/fPzyPiUtGz — Dario Quintavalle (@darioq) 8 Gennaio 2016

In Moldova è stato arrestato, con l’accusa di corruzione, l’ex premier Vlad Filat.

Vlad Filat – primo ministro moldavo dal 2009 al 2013, poi presidente   ad interim   della Repubblica, leader del Partito liberaldemocratico, parte della Alleanza per l'integrazione europea che governa il paese, pur se da posizioni di minoranza – è stato arrestato per il coinvolgimento nello scandalo che ha colpito il sistema bancario nazionale (un miliardo di dollari trafugati all'estero), con l'accusa di corruzione. Filat è stato privato dell'immunità parlamentare in una drammatica seduta, con il parlamento assediato dai simpatizzanti filorussi del Partito socialista (Psrm) e del Partito Nostro (Pn); è stato arrestato direttamente nei locali della Camera. Ancora il giorno prima, con gli altri due leader della cosiddetta coalizione "pro-europea", faceva piani per il licenziamento del procuratore generale. Domenica sera – dopo le iniziali 72 ore di detenzione preventiva – un giudice ha esteso il mandato di arresto per altri 30 giorni. L'arresto segue ...

La Moldova in piazza e forse presto al centro del ciclone

Le dimostrazioni di massa che agitano dal mese scorso la Moldavia sono state trascurate dai media occidentali, distratti da altre emergenze. Più di 100.000 persone si sono radunate, a partire dal 6 settembre scorso, nella Piazza della Grande Assemblea Nazionale di Chisinau (Piaţa Marii Adunări Naţionale da cui l' hastag Twitter # pman ) per protestare contro la corruzione che alligna nel paese. La protesta, nota anche come #cityofdignity ha avuto i suoi picchi il 7, il 13, e il 20 settembre, ed è stata organizzata dalla Piattaforma Civica per la Dignità e la Verità animata da Andrei Nastase e Igor Botan . A fare da detonatore, le rivelazioni sulla colossale frode che ha portato alla sparizione di 1 milione di $ dalle tre maggiori banche del paese - Banca de Economii, Banca Sociala and Unibank - una somma che da sola ammonta al 13% del PIL moldavo. Una iniezione di liquidità dalle casse dello Stato per salvarle non ha fatto che aumentare il deficit pubblico, portando alla chiusur...

Sulla Moldavia, su Limes

Il mondo oggi: Russia in Siria, migranti in Germania, Moldova in piazza, bombe in Cina http://t.co/A35mDiwyez pic.twitter.com/uRsnIk6z3h — Limesonline (@limesonline) October 1, 2015 #Moldova : consiglio la lettura del preciso commento di @darioq : miliardo $ sparito, proteste #pman , negoziati FMI... https://t.co/VjqO2CUyoo — Mirko Mussetti 穆敉可 (@mirkomussetti) October 1, 2015 Oggi su Limes i commenti di @omoscatelli e @darioq ; citati @dlfabbri e @giorgiocus http://t.co/A35mDiwyez pic.twitter.com/LZACzYUuRp — Limesonline (@limesonline) October 1, 2015 I migranti tra Turchia ed Europa e le altre notizie di oggi http://t.co/Vd9OkPaxOz Rassegna geopolitica quotidiana pic.twitter.com/tuiRFD7Vxx — Limesonline (@limesonline) October 19, 2015 😂😂😂 grande @darioq 👏 @GermanoDottori https://t.co/Ovn7jLhIJe — mishima (@comedian72) December 28, 2015 vino di uve georgiane, moldave e ucraine (Crimea) x festeggiare fine URSS: era il 2011 @GermanoD...

Due o tre cose che so sull'Ucraina su Limes.

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A un anno dalla pubblicazione su Limes dei miei due articoli Due o tre cose che so dell'Ucraina e UCRAINA, E ADESSO CHE SUCCEDE? arriva questo importante riconoscimento: “uno degli articoli più letti e dibattuti della storia di Limes”  

La chiamata degli stranieri in Ucraina

Il “popolo…aveva espresso il proprio pensiero nella leggenda della chiamata dei Variaghi: " Regnate e siate i nostri signori. Noi promettiamo con gioia una completa sottomissione. Tutto il lavoro, tutte le umiliazioni, tutti i sacrifici ce li assumiamo noi; ma che non siamo noi a giudicare e decidere " (Tolstoj, Anna Karenina) Mi è tornato in mente questo rigo di Tolstoj, al pensiero dell'Ucraina che, unico paese al mondo, si è data tre ministri stranieri. Che la chiamata dei Variaghi sia un precedente? 

Why the Ukraine Crisis Is the West's Fault

Why the Ukraine Crisis Is the West’s Fault 19 agosto 2014 alle ore 21.23 By John J. Mearsheimer Foreign Affairs  September October 2014 According to the prevailing wisdom in the West, the Ukraine crisis can be blamed almost entirely on Russian aggression. Russian President Vladimir Putin, the argument goes, annexed Crimea out of a long-standing desire to resuscitate the Soviet empire, and he may eventually go after the rest of Ukraine, as well as other countries in eastern Europe. In this view, the ouster of Ukrainian President Viktor Yanukovych in February 2014 merely provided a pretext for Putin’s decision to order Russian forces to seize part of Ukraine. But this account is wrong: the United States and its European allies share most of the responsibility for the crisis. The taproot of the trouble is NATO enlargement, the central element of a larger strategy to move Ukraine out of Russia’s orbit and integrate it into the West. At the same time, the EU’...