Elogio dell'amnesia



Ho scoperto un bottone. Una semplice pressione e questo blog sparisce per sempre. Un po' come la sequenza dell'autodistruzione sull'astronave Enterprise di Star Trek.
Non so se premerò quel bottone. Presto o tardi lo farò. Trovo un gran sollievo che esista un bottone che consente di cancellare il passato, far tabula rasa e ricominciare da capo. Quelli che si portano sempre appresso i loro ricordi, come i cammelli le loro gobbe, non li ho mai veramente capiti. Dimenticare significa rinnovarsi e rinascere, una possibilità meravigliosa per chi ha una sola vita da vivere. Non importa che il passato sia stato triste o bello: è passato, vecchio, finito. È la parte di noi che è già morta. Non sarebbe meraviglioso poterci affacciare ancora una volta alla vita come bambini, con lo stesso incantamento? Non sarebbe fantastico incontrare ancora una volta una donna con tutti i turbamenti e i batticuore della prima volta? Non a caso Dante pone il Lete e l'Eunoè, i fiumi dell'oblio e del rinnovamento,
alle soglie del Paradiso.
Dimenticare, ricominciare...


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