UCRAINA, E ADESSO CHE SUCCEDE?
Tiraspol è una capitale europea, anche se nessuno l’ha sentita nominare. Precisamente, è la capitale della Repubblica di Transdnistria, un territorio stretto tra il fiume Nistro e il confine ucraino, e rivendicato dalla Moldavia. L’indipendenza della Transdnistria è ‘garantita’ da un migliaio di ‘peacekeepers’ russi. Il paese è come surgelato nella storia, batte bandiera con simboli sovietici ed è più arretrato della pur arretratissima Moldavia. Poi ci sono l’Ossetia del sud, e l’Abhazia, entrambe su territori rivendicati dalla Georgia. Nessuno al mondo riconosce queste repubbliche, tranne la Russia. Ecco, la serie degli stati fantasma sotto protettorato militare russo potrebbe adesso allungarsi con la Repubblica autonoma di Crimea, già Ucraina. Era facile prevedere che una decisa opzione pro-occidentale dell’Ucraina avrebbe portato a una controreazione filorussa. Non da oggi l’Ucraina è in predicato di una secessione, e lo scenario era a conoscenza di tutti gli esperti
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