Il piacere della grandezza

Non visitavo per bene Firenze da non meno di vent’anni: imperdonabile. Così oggi, di passaggio per una missione a Bologna, mi ci sono fermato l'intera giornata, ubriacandomi smodatamente di sole e di arte: S. Maria Novella, Palazzo Strozzi, S. Croce, la Cappella Pazzi (foto), Ponte Vecchio, il Bargello, Piazza della Signoria, il Duomo. Mi sono riempito gli occhi di Giotto, Masaccio, Ghirlandaio, Cimabue, Donatello. Fantastico!!! Quanta meraviglia. È stato tonificante, esaltante: niente come l'arte mi fa sentire di essere felice di essere al mondo e orgoglioso di essere italiano. E pensare che per amore un tempo sarei stato disposto persino a trasferirmi all'estero: follia... ora so che senza bellezza non potrei vivere. Sono arrivato a Bologna con l’ultimo treno della sera, esausto ma felice.

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