Però, Salerno!

La missione a Salerno è finita, e riparto assai contento. Ero arrivato prevenuto, aspettandomi di trovare nient'altro che un sobborgo della grande marmellata abusiva napoletana. Invece ho scoperto una città assai ben tenuta, ragionevolmente pulita e ordinata, piuttosto efficiente. Il suggestivo centro storico è in corso di ristrutturazione grazie ad un sapiente utilizzo dei fondi del programma europeo Urban. È ovunque percepibile, in Salerno, il polso fermo di un’amministrazione competente e lungimirante, attenta al dettaglio.
E poi, intorno, i panorami incomparabili della Costiera Amalfitana, le bellissime ceramiche di Vietri, la suggestione aulica dei templi di Paestum.
Infine, che bello in un autunno eccezionalmente clemente, passeggiare in maglietta sotto un sole caldo (oltre 20°) che illumina il lungomare, incrociando splendide ragazze dalla pelle ambrata e gli occhi di luna.
Lascio Salerno davvero entusiasta, e spero di tornarci presto.
L’aereo si libra su una Napoli notturna splendente di luci festose attorno alla sagoma nera e inquietante del Vesuvio.

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