Sangue d'Abruzzo
Ho ancora in mente l'immagine di mio nonno, che, quand'ero bambino, arrivato in visita da Pescara scendeva immediatamente in cantina a travasare il vino di Giovanni Bosco, suo amico. Ricordo il fiotto di liquido rosso denso e generoso - un po' come il sangue degli abruzzesi - che mi inebriava. In premio del mio aiuto mi era permesso un assaggio. Da allora, certo, la cultura enologica ne ha fatta di strada, e il vino non si trasporta più sfuso, men che mai in taniche. Però è una bella soddisfazione vedere che una regione un tempo considerata minore ed arretrata stia facendo sentire la sua voce in molti campi. Chi vede ancora l'Abruzzo terra di pastori o ventricina, dimentica che a Chieti c'è una delle più grandi università del centro Italia, che il policlinico è un ospedale d'eccellenza, e che nel lancianese e nel vastese ci sono grandi aziende come Sevel, Honda, Pilkington, Denso, Golden Lady, De Cecco. Delverde etc. E, soprattutto, che questa regione ha protett...