Una delle tante forme che assume il buonismo è la cooperazione internazionale, il volontariato et similia . La via dell’inferno, si sa, è lastricata di buone intenzioni, e personalmente diffido di quelle persone che vanno a fare periodi di volontariato in Africa ad aiutare i poveri sottosviluppati: le loro intenzioni appaiono meritorie e filantropiche, ma spesso, gratta gratta, i fini dei cooperanti sono assai meno altruistici di quanto appaiano a prima vista. Insomma, davvero queste persone vanno ad aiutare gli altri? O non piuttosto ad aiutare sé stessi? Bernard Henry Levy ha parlato, non a caso, di narcisismo del volontariato. A prescindere dai fini privati,m nemmeno quelli collettivi sono così puri. La cooperazione perpetua l’idea che l’Africa sia un continente – vittima, incapace di camminare sulle sue gambe, un eterno bambino, che ha bisogno del benevolo aiuto dell’uomo bianco, nemmeno per svilupparsi, ma per sopravvivere. La cooperazione internazionale, è dunque la prosecuzione ...