Mare Eorum

Abito a Ostia, ma di andare al mare qui, francamente non mi va.
Su un lungomare squallido ed abbandonato, senza nemmeno un albero, si allinea una lunga teoria di stabilimenti pretenziosi e costosi.
Dalla strada, l'acqua quasi non si vede: a Ostia il mare è recintato, privatizzato.
Credo che sia un caso unico tra tutte le località di mare, l'unico precedente essendo forse la costa della striscia di Gaza durante l'occupazione israeliana...

Si può accedere alla spiaggia solo pagando. Il Mare Nostrum è diventato "loro", dei concessionari, che per un canone assai basso lucrano su un bene di tutti.
E le spiagge, te le raccomando: occupate da una lunga teoria di casette-spogliatoi ed ombrelloni, giù giù fino alla battigia.

Mi mette una tristezza, questo mare sequestrato, questa piccola enclosure de noantri.
Il mare è un simbolo di libertà, apertura, comunicazione tra le genti: il mare recintato è un paradosso amaro.

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