Leadership eccentrica
Di "eccentric leadership" parla l'IHT a proposito del nuovo sindaco di Londra, il simpatico, frizzante e versatile Boris Johnson. Eccentricità ed anticonformismo sono caratteri tipicamente inglesi (almeno negli stereotipi), e Dio sa quanto avremmo bisogno anche qui da noi di una leadership innovativa e che sappia pensare "out of the box", ed in modo provocante (senza per questo essere provocatoria, come certe sfortunate battute anti-islamiche di Calderoli e Berlusconi che hanno causato più di un serio imbarazzo diplomatico).
Ma di "eccentric leadership" si può parlare in un altro senso, meno benevolo, quando chi comanda è lontano dalla linea del fronte, dai problemi reali, dal suo core business. In questo senso, e non certo per il dubbio sense of humor del neopremier italiano, la nostra dirigenza politica (ed anche amministrativa, beninteso), si può ben definire una "eccentric leadership". Senza avere - ahinoi - la brillante presenza di spirito né la simpatia del nuovo Lord Mayor.
Ma di "eccentric leadership" si può parlare in un altro senso, meno benevolo, quando chi comanda è lontano dalla linea del fronte, dai problemi reali, dal suo core business. In questo senso, e non certo per il dubbio sense of humor del neopremier italiano, la nostra dirigenza politica (ed anche amministrativa, beninteso), si può ben definire una "eccentric leadership". Senza avere - ahinoi - la brillante presenza di spirito né la simpatia del nuovo Lord Mayor.
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