Mele... bacate
Ci si domanda, leggendo i giornali, se i nostri politici lo facciano apposta. Apposta a gettare discredito sulle istituzioni – per le quali molto seriamente tanta gente, compreso il sottoscritto, lavora - in un impeto di irrefrenabile ed incosciente tafazzismo. Antefatto: un deputato dell’UDC, Cosimo Mele, ammette alla stampa di aver partecipato ad un festino con prostitute, alcol e droga all’Hotel Flora di Roma, scoperto perché una delle ragazze si è sentita male. Fatto l’annuncio con aria contrita, il deputato aggiunge: “Mi dimetto”. E allora si sente un moto di istintiva solidarietà per uno che, sì, ha fatto la ca**ata, ma che vivaddio, ha il coraggio e la dignità di ammetterlo, e di trarne le dovute conseguenze istituzionali. Ci si sente evangelici, si cita la massima "chi è senza peccato scagli la prima pietra", etc. Tanto di cappello, in confronto alle dimissioni farsa di Gustavo Selva, vantatosi della furbata di aver superato un blocco stradale facendosi caricare su un...