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Visualizzazione dei post da luglio, 2007

Mele... bacate

Ci si domanda, leggendo i giornali, se i nostri politici lo facciano apposta. Apposta a gettare discredito sulle istituzioni – per le quali molto seriamente tanta gente, compreso il sottoscritto, lavora - in un impeto di irrefrenabile ed incosciente tafazzismo. Antefatto: un deputato dell’UDC, Cosimo Mele, ammette alla stampa di aver partecipato ad un festino con prostitute, alcol e droga all’Hotel Flora di Roma, scoperto perché una delle ragazze si è sentita male. Fatto l’annuncio con aria contrita, il deputato aggiunge: “Mi dimetto”. E allora si sente un moto di istintiva solidarietà per uno che, sì, ha fatto la ca**ata, ma che vivaddio, ha il coraggio e la dignità di ammetterlo, e di trarne le dovute conseguenze istituzionali. Ci si sente evangelici, si cita la massima "chi è senza peccato scagli la prima pietra", etc. Tanto di cappello, in confronto alle dimissioni farsa di Gustavo Selva, vantatosi della furbata di aver superato un blocco stradale facendosi caricare su un...

Qui si parla di me...

"In mezzo all'impersonale personificato, qui si erige una personalità" Capitano Achab, in Melville, Moby Dick, CXVIII

Sulle spalle di Ascanio

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Tra le proposte di Veltroni - capo in pectore del futuro (!) Partito Democratico - c’è quella di abbassare l’età per essere ammessi a votare, da 18 a 16 anni, come pare si stia facendo in Austria. Si vorrebbe porre in tal modo un rimedio alla straordinaria gerontocrazia italiana, che fa della nostra classe politica la più vecchia d’Europa, e il nostro un paese in drammatico declino demografico, visto che ogni risorsa va alle pensioni e al debito, mentre di politiche per la famiglia ed il futuro non si parla. Il rimedio è virtuale, un po' come quelli che Veltroni ha applicato finora ai problemi della Capitale, che infatti continua ad essere sporca, caotica ed inquinata, solo che adesso costituisce un “Modello Roma”. Modello di cosa e per chi, non si sa bene. Forse che i ventenni, trentenni, quarantenni già oggi non votano? Eppure i giovani in politica non contano. Lo stesso Veltroni scende in campo a un’età in cui Tony Blair si è ritirato. Forse che le donne in Italia non votano? S...

Black Magic Woman

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26 luglio 1997. Incredibile, sono passati esattamente dieci anni, eppure è come se fosse ieri. Ricordo ogni minuto di quella stupenda e pazza estate, tra Brussel, Parigi ed Amsterdam… il nostro incontro folgorante, la nostra fuga insieme, e quella romantica mansarda sui tetti di Parigi, la luna piena che disegnava delicati arabeschi d'argento sul suo lungo, sontuoso corpo d’ebano che sapeva amarmi con una passione e un calore mai sperimentati prima, né - ahimè - dopo. Ci sono donne che riempiono di sé ogni spazio e momento, pronunciano parole solenni e meravigliose senza il coraggio di andare sino in fondo, e poi, puf!, scompaiono come bolle di sapone, inghiottite nel nulla, meteore senza senso, consegnate all'oblio, lasciando dietro di sé solo il rimpianto per il tempo buttato appresso a loro. E poi ci sono quelle come Gloria: donne speciali, che marcano un punto di svolta nella vita di un uomo. Dopo di loro niente è più come prima. Donne donne, che fanno sentire uomo un uomo....

Da quel pulpito val bene la predica

La Frankfurter Allgemeine Zeitung con un grande articolo intitolato in italiano «Arrivederci Italia» evidenzia sul supplemento di domenica la scarsa competitività del nostro Paese in campo turistico. Consiglierei a chi di dovere di prendere tali critiche molto sul serio. Vengono da un paese che avrebbe in materia di promozione del turismo moltissimo da insegnarci. In Germania ogni città è ottimamente organizzata per l'accoglienza, esistono centri di prenotazione presso stazioni ed aeroporti che trovano sistemazioni di qualità a prezzi abbordabili, anche senza preavviso. Fermarsi a dormire in una città tedesca, anche arrivandoci la sera senza aver prenotato, è la cosa più semplice e rilassante del mondo. E gli standard qualitativi sono molto alti: gli hotels sono moderni, puliti, ed offrono ricchissime prime colazioni. Senza contare la regolarità dei treni e dei trasporti urbani. Solo una inclemente meteorologia, una vita notturna a dir poco soporifera, e una gastronomia "sf...

Call it Joy of Life

Il mio compleanno 2005 nella mia casa di Ginevra. Beh, la casa era in realtà uno sgabuzzino, ma abitavo pur sempre al Paquis... la frontiera era vicina e contrabbandavo vino di Borgogna al di qua del confine. Ogni weekend andavo a sciare sul Monte Bianco. Conducevo una stimolante vita intellettuale insieme a un gruppo di militari e diplomatici stranieri. Quel giorno avevo anche troncato un'avvilente relazione con una donna insopportabile e per questo mi sentivo più giovane e leggero, il che per un compleanno è sempre una bellissima sensazione. E poi mi ero servito a cena ostriche e Sancerre bianco secco. In breve, mi godevo la vita.

Dario in Dalmazia

Ragusa (Dubrovnik) Mancava alla mia conoscenza della costa dalmata questo gioiello architettonico. Lesina (Hvar): A Hvar il sole splende assoluto ed imperativo. Ritornarci è sempre un'emozione. Questa invece è la vista che si gode dalla Fortezza Spanjola. Peccato non si possano sentire gli intensi profumi di lavanda....

Dario in Africa

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Alcune immagini del mio viaggio in Mali nel Gennaio 2006. Qui sono sul bordo della grande Falesia di Bandjagara, al tramonto. Mi accingo ad entrare nel Paese dei Dogon. Nel video invece la risalita della Falesia, 300 metri di roccia ripida. Ad un certo punto incontrammo anche una scolaresca, che ogni giorno scalava la falesia - in pantofole! - per andare a scuola e la scendeva a sera per tornare a casa. Quando ho pensato alle storie che facevo io per andare a scuola, mi si è stretto il cuore... Adblock Tips and tricks for an African trip. Mali is a poor country, but not at all miserable. It has a very interesting history, and different ethnicities. People is smiling and friendly, with an air of great dignity (but don't make any pictures, they want be tipped). Sure, you need to do all vaccines and anti-malaria, and avoid drinking non bottled water if it is offered to you. Bring Imodium and mosquito repellent (but mosquitos in Rome are much bigger, to tell the truth). Always ha...

Dario at Media Training

Spiez, Svizzera 2004. Media Training con la Televisione Svizzera, nell'ambito del corso ITC al Centro Politiche di Sicurezza di Ginevra

Sagge parole...

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Il Paese delle donne nude

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A giudicare dalla sua rappresentazione mediatica, la condizione della donna italiana è proprio nera. Magari il modello " Moglie&Mamma ", tutta casa e chiesa, proprio della famiglia patriarcale non era il massimo, ma certo che il messaggio che oggi è veicolato dalle varie trasmissioni TV è che per fare strada nella vita occorre essere carine e anche disponibili. C'è una vera e fiorente industria del titillamento, che si alimenta di concorsi di bellezza, veline e calendari, che propone un ben preciso tipo di ragazza: bella, stupida (ma furbetta) ed ignorante. Avevo già affrontato in altri post ( Puttanesimo integrale ; La seduzione e i sottaceti ) il tema dell'imbarazzante quantità di femmine discinte nella pubblicità e nella televisione italiana, che fa sembrare il nostro un paese di immaturi guardoni e di ragazzine facili pronte a vendersi per poco. Ora Adrian Michaels sul Financial Times ci scrive un articolo " Naked Ambition ", informato, ma che non...

L'amica ritrovata

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A volte capita che un nome ti frulli in testa per un po'. Una persona che senza una ragione precisa hai perso di vista dopo un'epoca felice, un po' come un'ondata che porta su una spiaggia qualcosa da paesi lontani e con altrettanta decisione la restituisce al mare. Che fine ha fatto - mi chiedevo - Marija, la croata di Berlino che insieme ad altre bellissime tra cui la grande MBH, fu protagonista di un'indimenticabile stagione di feste e di spiagge , colei che nel pieno del party organizzato da Patrick la sera prima della mia partenza per l'Accademia, mi rase la barba, che il regolamento degli allievi non ammetteva ? Una breve ricerca su Internet, trovo il nome di Marjia in un sito tedesco per contatti tra compagni di scuola. Io non parlo tedesco, solo ein bissisch , così passo un pomeriggio a tradurre le pagine di istruzione. Quando dispero di avercela fatta, ecco la risposta di Marija, prima dubbiosa, poi come un flash, i ricordi tornano a fluire. Mi manda u...