Non allarghiamoci troppo

Lo so, non bisognerebbe dire “lo avevo detto”, ma, insomma, lo avevo detto: "L'Europa è una rana, attenti a che non scoppi..." (2006). Gli irlandesi hanno detto un sonoro no al trattato di Lisbona, e la cosa ha colto tutti di sorpresa, visto che è il paese che ha più beneficiato del quadro giuridico ed economico europeo. Gli irlandesi erano entrati di corsa nell’Euro, mentre gli inglesi si erano tenuti cara la Sterlina. E allora?
Un’eccellente analisi del no irlandese viene da Germano Dottori su Servizi Italiani che vi legge soprattutto un ‘no’ ad un ulteriore scriteriato allargamento alla Turchia, dopo quello dagli esiti assai infelici, a Romania e Bulgaria.
Anche l'Italia dovrebbe chiarirsi le idee: un allargamento è contro i nostri interessi nazionali, contro il sentimento popolare, ma Ministri degli Esteri di ogni colore fanno finta del contrario.
Sarebbe onesto dunque non incolpare la "pletorica" (ma in realtà assai ristretta ed efficiente) burocrazia di Brussel del deficit democratico dell'Unione, quando invece i progetti più invisi all'opinione pubblica come quello dell'Allargamento alla Turchia vengono coltivati nelle Cancellerie delle Capitali degli Stati Membri, che tentano di imporli dall'alto.

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Leggi anche:
Turchia? No, grazie.

Commenti

  1. La capitale del Belgio si scrive Bruxelles...
    :-)

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  2. Il Belgio è un paese bilingue, francese ed olandese. La capitale è di architettura fiamminga, ed è bilingue. Brussel è la grafia olandese, perfettamente lecita.
    Volendo si potrebbe anche adottare la grafia italiana, in disuso, ma corretta "Brussella" O "Borsella"...

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