È sabato, penso di aver diritto a poltrire, ma vengo svegliato da uno squillo di citofono. Un tale che deve entrare, ed ha suonato un pulsante a caso. Lo guardo dalla finestra e fa “Oh, scusi, l’ho svegliata?”. Sono troppo educato per rispondere, ma dato che nel quartiere dove vivo volano bestemmie come se piovesse, sarei stato in tono con l’ambiente. Non basta: mi suonano pure alla porta! È Tecnocasa, vogliono darmi il loro depliant. Rispondo che non lo voglio, ma loro me lo fanno ugualmente passare sotto la porta. Apro rabbiosamente, lo raccolgo, lo restituisco, e dico che non hanno nessun diritto di sporcare a casa degli altri. Espressione inebetita: “ma io sto lavorando!”… frase tipica romana, che esprime tutto un discorso, passaporto per ogni licenza. Sto lavorando, ho questa condanna a vita, mica sono come tutti gli altri che se la spassano nei loro castelli in Toscana . Questa volta sono meno conciliante. E che lavoro è, andare a rompere i coglioni alla gente? Scendo, la...
Scusa la domanda, ma se sei di Roma e lavori a Roma, che ci fai a Ostia ??
RispondiEliminaOstia È Roma. Con in più il mare, la pineta, l’aria pulita. Insomma, un posto ideale per far crescere i bambini :-)
RispondiEliminaLa risposta non è del tutto soddisfacente, anzi non lo è per niente, primo perchè Ostia non è Roma e non solo per il discorso del mare, secondo perchè tu, almeno da quanto si desume dal profilo, non hai bambini.
RispondiElimina:-)
Vorresti darmene uno?
RispondiElimina:-)
Rispondi seriamente.
RispondiEliminaOh, ma io sono serissimo.
RispondiEliminaFacciamo allora una bambina? Così fanno due, e giocano insieme :-)
Quando avrai risposto seriamente avvisami.
RispondiEliminaSuvvìa Laura, smettila di renderti ridicola...
RispondiEliminae Buon Natale, eh?
Besos ;-*