Un giorno, 27 secoli fa

Andrea Carandini ha due pregi: è un grande archeologo e un grande divulgatore. Le sue lezioni all’Auditorium hanno fatto il pienone dei grandi eventi. Gli scavi della sua equipe in vent’anni hanno coperto finora un buon ettaro del Palatino, e le sue scoperte gli hanno permesso di confermare il fondamento storico della leggenda di Romolo. Particolarmente simpatico, in un accademico, il riconoscimento di aver imparato le tecniche di scavo da un dilettante. E poi, a differenza del suo collega, il Sovrintendente La Regina, non ha mai avuto velleità di condizionare lo sviluppo urbanistico di Roma.
Nel suo ultimo libro “Roma, il primo giorno” ci prende per mano in un viaggio suggestivo a 13 metri nel sottosuolo della città, un ventuno aprile di ventisette secoli fa.

Già, oggi Roma compie 2761 anni. Città affascinante, faticosa da vivere, abitata da persone francamente sgradevoli, ma incredibilmente bella, piena di senso e di storia in ogni suo luogo. E poi in questa stagione, coi ciliegi in fiore che fanno contrasto con i muri in mattoni dei ruderi, con l’aria che comincia a diventare dolce e carezzevole come la seta, è semplicemente incantevole.
Viverci è un curioso privilegio...

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