Rita, ragazza di 99 anni

Oggi compie 99 una mia vicina di casa. Si chiama Rita Levi Montalcini. Incredibile coincidenza, è nata lo stesso giorno di un altro grande vecchio, Indro Montanelli. Abita in una bell’appartamento pieno di quadri che si affaccia su Villa Massimo, a Roma, dietro Villa Torlonia, con un terrazzo pavimentato con un mosaico che riproduce le traiettorie delle particelle atomiche.
Vista da vicino, è ciò che si dice una gran dama. Esile, la sua figura ha la consistenza dell’acciaio, e la delicatezza di un fiore. Soltanto davanti a Madre Teresa di Calcutta ho provato un’impressione simile. La incontro di tanto in tanto, soprattutto al seggio, alle elezioni. Tutti sono normalmente assai gentili. Solo quest’anno è stata trattata male: io ho votato lunedì e l’ho appreso dai giornali. Avendo sostenuto il governo Prodi, è stata fatta oggetto di vergognose campagne di insulti dalla destra. Così qualcuno in fila davanti alle urne ha pensato bene di non cederle il passo e farla aspettare: pochi isolati più avanti, del resto, e il Nomentano si trasforma da signorile in popolare, e diventa un quartiere di fascisti (non a caso appena oltre la linea di Viale XXI Aprile c’è il casermone dove Ettore Scola ambientò “Una Giornata Particolare”). Lei, con grande dignità, ha incassato in silenzio l'affronto ed ha atteso in piedi. Ho sempre pensato, votando nella stesso sezione, che la democrazia è una gran cosa, se dà a una persona normale come me e ad un genio come lei lo stesso diritto di voto. Purtroppo votano anche gli stronzi. Ma non fa niente.

Auguri Rita, ragazza di novantanove anni.

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