Tu vuò fà il 'mericano...
Walter Veltroni sta cavalcando l’onda lunga di Barack Obama. Tutta la sua campagna elettorale sembra riecheggiare quella americana. Del resto, anche nel nome, il Partito Democratico si rifà consapevolmente alla tradizione liberal americana. Finora sono state mosse vincenti l’aver rotto con l’estrema sinistra conservatrice, il blocco sociale che si oppone a qualunque ipotesi riformista, come pure aver fatto scendere dal treno elettorale alcune vecchie cariatidi: è una prima timida risposta alla crescente insofferenza delle giovani generazioni che vedono le loro prospettive perennemente bloccate dalla sempiterna gerontocrazia italiana. Berlusconi probabilmente ce la farà: queste elezioni per il blocco di centrosinistra sembravano perse in partenza, il che ha stimolato paradossalmente l’adozione di misure coraggiose e creative. Può osare di più chi non ha niente da perdere.
È un motivo di interesse vedere che la fine delle culture politiche nostrane ha lasciato come unica alternativa la necessità di ispirarsi ai modelli più noti a tutti, quelli che ci vengono proposti quotidianamente dalla televisione.
Di certo, siamo all’ultima chiamata. Forze impetuose stanno muovendosi nel mondo là fuori, e l’Italia ha un sistema politico-economico sempre più inadeguato.
Vincerà chi saprà intercettare la voglia di nuovo che agita gli strati più dinamici della popolazione.
È un motivo di interesse vedere che la fine delle culture politiche nostrane ha lasciato come unica alternativa la necessità di ispirarsi ai modelli più noti a tutti, quelli che ci vengono proposti quotidianamente dalla televisione.
Di certo, siamo all’ultima chiamata. Forze impetuose stanno muovendosi nel mondo là fuori, e l’Italia ha un sistema politico-economico sempre più inadeguato.
Vincerà chi saprà intercettare la voglia di nuovo che agita gli strati più dinamici della popolazione.
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