Ora sognare si può

Comunque vada, quest'anno sarà migliore. Almento in Politica Internazionale. Nessuno potrà fare peggio di George W. Bush, l'uomo che ha portato al massimo deterioramento le relazioni con l'Europa e la Russia, che ha ingaggiato due guerre senza vincerne una, col bel risultato che oggi il petrolio costa ben 100$ al barile.

Barack Obama è una speranza per tutti: soprattutto per i giovani. Il nostro è un mondo vecchio, ed occorrono sangue nuovo, nuove energie, nuove idee, nuovi volti. Una politica visionaria e profetica. L'appello alla maggior esperienza da parte della sua rivale Hillary Clinton (e poi quale esperienza? Quella di moglie?) non ha funzionato. Soprattutto
sarebbe negativo se vincesse la Clinton: perché una democrazia matura non può permettersi di perpetuarsi secondo un principio dinastico, e avere una presidente-moglie dopo un presidente-figlio sarebbe troppo. Tra parentesi, queste donne di sinistra (Hillary come Ségolene), che scalano il potere sulle spalle dei loro compagni, che tristezza per il femminismo. Altro che la Merkel o la Thatcher, che sono andate avanti sulle loro gambe.
C'è un motivo particolare per dar fiducia ad Obama: è l'unico che ha votato contro la guerra in Iraq. È l'unico che aveva ragione. Se la qualità principale di un leader è la visione lungimirante, ecco la prova che lui ha saputo vedere più avanti e meglio di tutti gli altri.
Obama ci promette l'America del sogno, con la quale siamo cresciuti da bambini: quella che incarna positivi valori morali, quella che assicura ad ogni uomo la sua dignità. Non l'arrogante potenza imperiale di Bush.
Seguirò con trepidazione queste elezioni, e con notevole invidia: come sarebbe bello poter partecipare, fare politica, vedere volti nuovi anche qui da noi.

Commenti

  1. Non condivido affatto la tua speranza e non penso che la cosa ti sorprenda. Obama votò contro la guerra all'Iraq non perchè prevedesse ciò che sarebbe accaduto, ma perchè contestava per principio la decisione di far ricorso alla forza. Una posizione che, se diventasse la dottrina del Presidente americano, esporrebbe gli Stati Uniti ad un serio indebolimento internazionale, rendendo inevitabile il ritiro dall'Iraq e, verosimilmente, anche dall'Afghanistan. Qualcuno dice che Obama potenzierebbe il soft power dell'America. E' possibile, ma perchè rischiare? I Presidenti democratici in politica estera sono sempre un'avventura...
    No. Io sto con McCain, piuttosto, che è molto più giovane dell'età che dimostra e vanta credenziali morali decisamente più solide. Probabilmente, non ce la farà: per i repubblicani questa volta è molto dura. Un'osservazione: Bush avrà forse usato la forza con una certa disinvoltura. Ma non va dimenticato che suo è stato il dubbio privilegio di essere il primo Presidente americano a dover disporre l'evacuazione della Casa Bianca a causa di un attacco militare diretto al suolo statunitense. E' un'attenuante seria.

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