Cosa c'è sotto le corna

Con «Amori infedeli. Psicologia del tradimento», appena uscito in libreria, Willy Pasini esplora psiche e motivazioni degli adùlteri, variamente classificati nelle categorie dei ‘seduttori’, ‘trasgressori’, sessodipendenti’; soprattutto narcisisti, innamorati dell’amore, più che di un’altra persona. Cercatori di sensazioni, come altri cercano i funghi.

Confermo. Una delle azioni meno commendevoli della mia vita fu la partecipazione, da terzo incomodo, ad un adulterio. Non che avessi deciso niente, in quella faccenda: fui rimorchiato, da una di quelle signore moderne che sanno quello che vogliono e se lo prendono senza tante smancerie - quelle, per intendersi, che dicono fare sesso invece che “fare l’amore”, perché suona più rude e meno sentimentale. Tra l'altro, una donna in carriera, l’unica che dopo il primo meeting tra le lenzuola mi abbia allungato un biglietto da visita…

La storia durò un anno, e fu una esperienza abbastanza squallida, ma mi ha fornito un prezioso insight sull’adulterio e i suoi meccanismi. Ritengo che, se il matrimonio è l’istituzione borghese per eccellenza, l’adulterio è il suo naturale complemento piccolo borghese. Ben si addice a chi sa tenere il piede in due staffe, altalenandosi tra fedeltà plurime, vivendo di piccole e quotidiane ipocrisie. Io - che amo le cime assolate e senz’ombra, le persone leali e lineari, che esibisco la mia faccia e le mie opinioni orgoglioso come una bandiera al vento - mi ci trovavo a mio agio come un piede in uno stivaletto malese. La vita sotterranea proprio non mi si confà. Ma, ahimè, credevo di essere innamorato. Di un amore ben strano, perché essendo spettatore dei miserabili sotterfugi dell’altra, non si nutriva di stima, anzi, era amalgamato al disprezzo.

Gli è che la moglie fedifraga - capace di telefonare al marito mentre sta coitando con l’amante, ovvero di spedire a quest’ultimo infuocate lettere d’amore mentre sta preparando una riunione - è il perfetto esempio dell’odierna ‘generazione multitasking’, quella per la quale la vita è 'nel frattempo' e 'altrove', e che fatica a distinguere tra reale e virtuale. E poi, per le carrieriste l’adulterio ha - rispetto al matrimonio - un grosso vantaggio: è una relazione part-time, lascia spazio per ciò che conta davvero, cioè il lavoro.

Siamo franchi, avevo scuse? Nessuna, davvero. Nemmeno la più banale, quella della solitudine: anzi, all’epoca convivevo con una giovanissima russa, appena maggiorenne, la cui desolante immaturità era ampiamente compensata da un corpo voluttuoso e vorace e da una totale, fanciullesca, allegra disponibilità a sperimentare. Ah, Viki! Perché abbia mollato un simile gioiellino per mettermi con una intellettuale di mezz’età criptodepressa, è uno degli insondabili misteri della mente umana. Della mia, almeno…

Ammetto dunque la mia colpa. Mi sono spesso chiesto, poi, se, per riparare verso l’uomo che avevo contribuito a tradire - in un gesto di postuma lealtà, o almeno di solidarietà maschile - non avrei dovuto metterlo in guardia su che razza di donna si era sposato. Ho poi capito che le coppie dove uno dei coniugi (solo uno? non è detto…) tradisce, costituiscono un insieme omeostatico, che tiene non “nonostante” ma “proprio grazie” all’adulterio. Insomma, se è vero, come ha scritto Jean-Yves Desjardins, che “non esistono cornuti felici”, è pure vero che non esistono cornuti del tutto ignari, o interamente scontenti della situazione.

Così l'amante, partito lancia in resta con l'entusiasmo di un cavaliere errante che va a salvare una principessa intrappolata in un matrimonio infelice, trova - quando ha aperto gli occhi - che il suo ruolo ha la stessa dignità di una zeppa sotto un tavolino traballante.

Cuocia dunque il marito nel suo brodo, senza invidia. Da questa esperienza ho tratto un insegnamento: certi tabù non vanno violati. Ben prescrive il Nono Comandamento di “non desiderare la donna d’altri”. Anche perché, se non la desidera più il marito, un buon motivo evidentemente c’è.
Date retta.

Commenti

  1. «Certi amori si alimentano dall'impossibilità di poterli vivere. Nel momento in cui manca questa condizione, viene meno ciò che ha sorretto la passione », spiega la psicoterapeuta Gianna Schelotto, esperta in terapia di coppia.

    «Chi aspetta per anni si sta difendendo da un rapporto stabile, maturo e compiuto. Certe relazioni non si trovano per caso, si cercano»

    Che la relazione tra due amanti entri in crisi e non regga la trasformazione in rapporto ufficiale è stato magistralmente scritto già da Luigi Pirandello nella novella "All'Uscita". Racconta dell'ombra di un filosofo e di una bambina seduti davanti a un cimitero che accolgono l'ombra di un uomo appena morto e disperato al pensiero che la moglie sarà ora libera di godersi la relazione con il suo amante. Sedutosi con gli altri due alla porta del cimitero, non tarderà a verificare che il rapporto tra i due amanti finirà male, perchè proprio l'esistenza del marito garantiva al loro legame di conservare la situazione di irregolarità e di parzialità che caratterizzava quel legame.

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  2. "Il tradimento ha peso sulla costruzione dell'immagine che ci si costruisce di se stessi e del proprio partner. Esso implica una sorta di superiorità. Io so, lui no. Io dunque sono in situazione di vantaggio e posso gestire il rapporto "dall'alto". "

    Gianna Schelotto

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