Charm Vs. Charme
Il Times di Londra ospita un divertente duello tra donne: giornaliste inglesi e francesi disputano su quale sponda della Manica vivano le donne meno femminili.
Ha cominciato Hortense de Monplaisir nel suo libro How to survive the English (Come sopravvivere agli inglesi, John Murray editore), a sparare bordate sulle donne inglesi, colpevoli di vestire in modo sciatto, tenere la casa sporca e fare un sesso squallido.
Il motivo del malessere di Madame de Montplaisir? Vivere in “un paese dove gli uomini non ti guardano”. Che è il classico choc culturale delle donne latine quando salgono in Nord Europa, e si ritrovano improvvisamente sole, non più circondate e coccolate da un codazzo di servili e complimentosi cicisbei.
La mancanza dev’essere davvero grave se Sarah Long, londinese trapiantata a Parigi, le risponde che «la Francia è un posto dove non ti lasciano mai in pace. Non importa se sei vecchia, grassa o sposata… all'inizio è seducente, ma dopo un po' diventa fastidioso. Vietato uscire di casa vestite così come capita, impossibile sfuggire alle attenzioni flirtanti di panettieri, rosticceri, macellai che si rivolgono a qualunque essere umano di sesso femminile con l'appellativo «ma jolie». In nessun posto al mondo mi sono sentita così guardata. A parte l'Italia» (dunque i francesi fanno i cascamorti quasi quanto gli italiani?).
La cosa sembra infastidirla, ma ammette, quando torna in Inghilterra le manca.
Per quanto mi riguarda non ho dubbi: scelgo decisamente le inglesi. Ho splendidi ricordi delle figlie di Albione, protagoniste di un’epoca di feste ed incontri che fu la più felice della mia vita. Per quanto diminuite, vengono ancora in Italia, studentesse o baby sitters, fortunatamente non scoraggiate dallo sciagurato omicidio della povera Meredith Kercher (che i suoi stessi genitori definirono "bubbly", spumeggiante) : proprio ieri sera era possibile vederne un nugolo aggirarsi vocianti per Campo de Fiori, in minigonna e senza calze, mentre le loro coetanee romane stavano intabarrate quasi stessero al polo nord (a +9°!): uno spettacolo di vigore giovanile che metteva allegria.
Donne di altri paesi sono senz’altro più belle (russe, croate, africane, baltiche), o più eleganti (le francesi o le italiane), ma la palma dell’autentica femminilità va senza dubbio alle donne inglesi. Nessuna donna al mondo come l’Inglese, sa riunire in sé, in un affascinante mix, così tante qualità positive: un seno strepitoso, un bel volto, un gran senso dell’umorismo, e uno sguardo magnetico che trasmette una travolgente gioia di vivere.
Per quanto 'fascino' si traduca nelle due lingue con parole simili, il “charm” inglese non è la stessa cosa dello “charme” francese.
Lo “charme” è un’eterea ed intellettuale eleganza, sdegnosa ed irraggiungibile.
Il “charm” è una contagiosa ed inebriante gioia di vivere, comunicata solo da un sorriso aperto e da un’aspetto sbarazzino e noncurante.
Le femmes charmantes sono irraggiungibili, alte sul loro piedistallo (e quando ne cadono, son fragori!). Le charming girls sono sogni fatti carne che ti prendono per mano.
Nessuna donna come l’inglese sa mettere un uomo a proprio agio e trasmettergli un' intima e sorpresa contentezza di stare al mondo.
E cos’è questa, se non l'autentica seduzione?
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Nella foto: ritratto di Maria Beloso Hall (sito)
Condivido pienamente. Come poter dire diversamente? Chi ha conosciuto il loro vitalismo e la loro gioia di vivere è in grado di capire. E' il riflesso di un popolo che non teme la morte, perchè quando arriva ha pienamente assaporato il gusto della vita. Possiamo dire altrettanto?
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