Tolleranza zero, compagno?
Proprio oggi c'è stato un altro incidente mortale sul lavoro. E alla manifestazione di Torino il segretario CGIL Epifani - che aveva a fianco un assenziente Fausto Bertinotti - ha chiesto "Tolleranza Zero" per chi causa morti sul lavoro.
Tolleranza Zero? Ma non era un concetto di destra? E della destra più bieca? Ci sarebbe molto da dire su come vengono malamente fraintesi concetti che arrivano da oltreAtlantico: in America la politica di Tolleranza Zero è stata il frutto più riuscito di un'azione bipartisan condotta dal Presdiente Clinton, e dal Sindaco di New York Rudy Giuliani, che ha ridotto notevolmente la criminalità.
Quindi, sgombrato il campo dall'equivoco mi chiedo: questa richiesta di fermezza vale solo per le morti sul lavoro? O non per tutte le occasioni in cui la vita di un cittadino innocente viene distrutta? Vale per le rumene che hanno ucciso a ombrellate una ragazza nella metro di Roma? Vale per le ottomila vittime all'anno dell'incoscienza al volante (come la mi povera mamma)? Insomma il valore della vita è uguale per tutti e merita sempre di essere tutelato?
O ancora una volta, siamo tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri?
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