Quant'è bella l'Italia nella mischia

Non posso che rallegrarmi che questo formidabile sport stia prendendo piede anche in Italia. Il torneo delle Sei Nazioni che si è chiuso oggi è stato il più fulgido per i colori italiani, con ben due vittorie. La nostra squadra comincia ad essere presa sul serio: sono ben lontani i tempi in cui la Tv francese, per annunciare un match con l’Italia mandava un trailer con una tizia che dava una schicchera ad un’oliva su una pizza dicendo “O-là-là, les Italiéns jouent au Rugby!”.
Nell’Italia calciodipendente, dove si va allo stadio come alla guerra, e un infame Matarrese può dichiarare che anche un poliziotto morto negli scontri post-partita fa parte del gioco, il Rugby, con i suoi giocatori rudi ma leali, i suoi tranquilli tifosi che sciamano festanti per le strade con i kilt e con una pinta di Guinness in mano, sembra venire da un altro pianeta.
Tifiamo per la Nazionale, ma soprattutto tifiamo per il Rugby: un Sei Nazioni onorevolmente perso, vale quanto, o più, di un Mondiale di Calcio vinto.
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