Autoelogio della Gheparda



Una signora che frequentavo - narcisista ed autoreferenziale - si vantava della sua capacità di portarsi a letto un uomo poche ore dopo averlo conosciuto. Mi torna in mente leggendo quello che una giovine disinvolta scrive sul forum di Gianna Schelotto: che lei si “prende gli uomini che vuole, quando vuole”, le piace sedurre, scegliere e piacere, e per questo si sente una 'con le palle'. La psicologa correttamente risponde: “Penso che ci sia, da parte sua, una valutazione originale ma imprecisa della faccenda: non è che li uomini lei se li prenda, è il contrario; sono loro che prendono lei.

Nelle intenzioni di queste gheparde, questo approccio diretto ed aggressivo dovrebbe essere il segno della loro raggiunta emancipazione: che diamine, non c'è la parità tra uomini e donne? Purtroppo il mondo, in questo come in altri casi, è sommamente ingiusto: una donna che abbia appena conosciuto un uomo e lo inviti nel suo talamo, difficilmente si vedrà dir di no. L'uomo che rifiuti una scopata gratis deve ancora nascere. Al contrario, un maschietto che ex abrupto faccia la stessa proposta a una signora, nel migliore dei casi si beccherà un calcio là ove fa più male, e nel peggiore una denuncia per satirismo.

Insomma, rimorchiare un uomo è per una donna (che non soffra, beninteso, di conclamato strabismo o alitosi) l’operazione più facile del mondo, e per questo, non particolarmente meritoria. Non stupisce dunque che gli uomini (questi polli!) , lì per lì facilmente sedotti, poi si allontanino, in cerca di obiettivi più ambiziosi e più appaganti.

Anche perché - dolente particolare - queste presunte pantere, imbattibili a chiacchiere, all’atto pratico, sotto le lenzuola, si rivelano men che mediocri. Vale sempre, in proposito, il vecchio adagio “chi si loda, si sbroda”…

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Nella figura, una spiritosa pubblicità mostra un possibile impiego del Post-It: per ricordarsi il nome di una sconosciuta il mattino dopo.



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