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Visualizzazione dei post da dicembre, 2005

No, non è l'ENA

Nelle lettere alla redazione di "IO Donna", magazine femminile del Corriere, una nota e una risposta semplicemente commoventi. Scrive marioml@tin.it: "Dall'interessante articolo di Marzio G. Mian "All'Ena per conquistare l'Europa" (Io donna 46) ho appreso che in Italia abbiamo la Scuola superiore della pubblica amministrazione. Non lo sapevo e chiedendo a colleghi e amici, tra cui laureati al Politecnico, alla Bocconi o in Scienze bancarie e attuariali (sic!), ho verificato che anche loro non ne conoscevano l'esistenza. Non sarebbe il caso di pensare a una Ena anche in Italia? Magari con docenti francesi (sic!!) in modo da avere, nel tempo, personale preparato adeguatamente per gli uffici di Bruxelles o di Strasburgo oltre che per quelli di casa nostra." La risposta di M.G.Mian, autore dell'articolo: "C'è un sito piuttosto ben fatto: www.sspa.it. Certo, potrebbe essere la nostra Ena, ma non lo è. Anche se l'intenzione dei ...

Privatizzazioni al palo una sfida da giocare per la cultura liberista

Di Massimo Mucchetti Corriere della Sera, 4 dicembre 2005 Lo Stato non è il migliore dei padroni ma non sempre chi subentra fa il bene dell’impresa Privatizzare è l'imperativo categorico del mondo accademico, professionale e finanziario di formazione anglosassone. Non lo è per la politica, che si è rassegnata a cedere beni dello Stato allo scopo di ridurre il debito pubblico (quando è il Tesoro a vendere) o per finanziare il deficit annuale (quando al Tesoro arrivano i dividendi delle società controllate che vendono). La contrapposizione si alimenta di opposte letture dell’interesse generale, ma anche di ragioni meno alte: la conservazione del potere e delle clientele da parte della politica; l'acquisizione di commissioni e consulenze da parte dell'altro fronte. Alla vigilia di una campagna elettorale che si vorrebbe impegnata su un riformismo misurabile e non su fumose promesse onnicomprensive, converrebbe specialmente alla cultura liberale e liberista, quasi sempre ridott...

Io e il Padreterno

" Io e il Padreterno lavoriamo in campi diversi " Yul Brinner ne " I Magnifici Sette "