Breve guida al viver bene a Ostia

Lo ripeto, Ostia è un mistero buffo. Ha le potenzialità di una grande località turistica, e l’aspetto e la manutenzione (e la popolazione) di una borgata di periferia.

Comunque a Ostia l’estate si vive bene. Finita una giornata di lavoro ci si può andare direttamente a tuffare in una delle (poche) spiagge libere, e poi prendere un aperitivo. La mia preferita è la Spiaggetta, dopo il Belsito, meta di bellissime turiste americane, e delle tante ragazze russe residenti. Qui la sera RadioRock 106.6 organizza parties e concerti gratuiti, come quello, ormai tradizionale, degli Acustimantico. Bel posto solo che sotto la tettoia di legno si forma un microclima abbastanza umido. Al Faber Beach invece si può ballare tutta la notte sotto le stelle, o sorseggiare un cocktail seduti sulla sabbia attorno alle fiaccole romane posizionate nelle buche di cui tutta la spiaggia è costellata, e che le conferiscono un suggestivo aspetto lunare.

Nel weekend, su tutto il lungomare è un gran viavai: rispetto a Roma, le ragazze qui vestono con i tacchi (non ci sono sampietrini) e in arditissimi shorts bianchi che fanno risaltare l'abbronzatura.

La Rotonda, proprio alla fine della Cristoforo Colombo, è ristorante e discoteca. Magnifico arredamento in stile africano, e moltissime ragazze di colore, rendono la serata indimenticabile (e anche costosa: 20€). Davanti c’è il Blues’, un locale seminascosto dall’uscita della Colombo dove si balla in un’atmosfera psichedelica. Spostandosi più avanti, a Capocotta, c’è il Mecs Village dove dalle diciotto si può prendere l’aperitivo guardando il tramonto. Il ristorante serve squisiti filetti di tonno alle erbe. Sono imperdibili le feste
dei brasiliani al Porto di Enea, la spiaggia dove si balla fino all’alba al ritmo di samba. Quanto ai ristoranti, ho fatto due esperienze opposte: tragica alla Pinetina Tennis Club (servizio approssimativo e cucina di m…), sublime al Tino, un piccolo ristorante in via dei Lucili, ideale per una cenetta romantica con una bella donna. Menù gourmand a base di tartufi o frutti di mare, con ostriche ricercatissime come la Tsarkaja. Costoso, ma ne vale la pena. A Piazza Cesario Console, raccomandatissima è l’enoteca Sanges, ormai solo ristorante. Ambiente curato, e, soprattutto, uno dei pochi posti a Roma dove si può trovare dell’eccellente vino di Borgogna.

Non me la passo male, a Ostia.


Commenti

  1. Costoso il Tino? :-) Ahi-ahi, non coccoli spesso fuori a cena belle donne...se trovi costoso il loro menu ;-)

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  2. Sono stato a mangiare al Ristorante TreBicchieri dell'Enoteca Sanges... mmmhhh, piatti interessanti, ma ho avuto l'impressione che i frutti di mare fossero surgelati. In tono con l'ambiente, piuttosto sepolcrale...

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