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Visualizzazione dei post da gennaio, 2007

Tutti al mare...

Va bene, va bene, il cambiamento del clima, il buco nell'ozono, l'effetto serra... ne siamo consapevoli. Ma ci lasciate dire - senza che per questo ci si debba sentir colpevoli - quanto è bello andare al mare e mettersi in costume in una soleggiata domenica di gennaio?

La scoperta dell'acqua calda

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"Metodi da Cosa Nostra. Per gestire il potere negli atenei. Bari, Bologna, Firenze: tre inchieste sui concorsi. Già decisi prima del bando. A favore di parenti e allievi. I risultati choc delle inchieste sui professori" . Così titola 'L' Espresso ' della scorsa settimana. Mah. Quando sognavo di fare il giornalista, imparai la regola aurea secondo cui: "Un cane che morde un uomo non fa notizia". Che l'università sia una mafia, che alle carriere universitarie si acceda per concorsi truccati, che il nepotismo sia la regola, che alcuni si assicurino anche una discreta vita sessuale attraverso questi sistemi (quando frequentavo Giurisprudenza a Roma, era celebre quella assistente le cui doti accademiche erano molto visibili: portava la quinta), che dietro ci siano aziende potentissime, e quindi un bel giro di soldi... si sa benissimo. Dov'è la notizia? La settimana precedente lo stesso Espresso aveva riscoperto per l'ennesima volta lo schifo del P

Morte di una scuola

Beh, ieri ero alla sede di Bologna della SSPA. Si respira aria di smobilitazione. La Finanziaria ne ha decretato l'accorpamento con il Formez a partire dal prossimo primo aprile. Mi sono sentito come Charlie Brown quando alla vigilia delle vacanze estive parla alla scuola in mattoni rossi... D'accordo, non è stata quel laboratorio dell'innovazione che ci si poteva aspettare, ma mi sconvolge un po' che nessuno abbia obiettato nulla sul suo scioglimento. Dalla fine di marzo noi saremo ex allievi di qualcosa che non esiste più, e che pur con tutti i suoi torti, ha avuto il merito di offrire un'occasione più unica che rara a tanti giovani, in un paese che i giovani li odia. Come "allievisspa" saremo allora alla stessa stregua di una automobile Innocenti, o di una macchina da scrivere Olivetti: prodotti di una fabbrica che ha chiuso. Difficile considerare distintivo un brand che non è più sul mercato. Io non so come sarà la Scuola Nazionale di Amministrazion

Ma il vero delitto è la bruttezza

Non andrò a vedere la mostra organizzata alla Galleria d'Arte Moderna di Roma su Adolf Loos. Il fatto che si continui ad onorare la memoria di un simile personaggio è indice dell'arretratezza della cultura architettonica nostrana. Loos operò a Vienna nei primi anni del secolo. Erano gli anni del Liberty, della Secessione, che esprimevano un giovanile gusto e gioia di vivere, forse un po' incoscienti, vista la tragedia della Grande Guerra che incombeva. Su questi fermenti vitali, la sua influenza agì come una gelata: "l'ornamento è un delitto", decretò, e fu ampiamente applaudito da tutti quelli che vedevano nella decorazione delle case solo un inutile spreco di tempo e soldi. All'architettura fu fatto vestire un abito da monaco, proprio mentre le nuove tecnologie e materiali da costruzione avrebbero consentito alla fantasia di sbizzarrirsi oltre l'immaginabile (come, in luoghi più solari dimostrò il genio isolato di Antoni Gaudì). La sua eredità è

Nascita di un aforisma

Laura P., oggi: "... boh, sarà l'età che si fa sentire ..." Dario: " L'età si fa sentire solo da chi la sta ad ascoltare ".

Donne e bistecche

Un'arcigna femminista è intervenuta anonimamente per contestarmi un post di un mese fa . Offensivo e maschilista, tuona, che paragoni le donne alle bistecche! Beh, non è proprio quello che ho scritto, ma pazienza. Sul tema consiglierei all'algida signora la lettura di un classico della moderna letteratura erotica femminile (e sottolineo femminile), "Il Macellaio" di Alina Reyes, una celebrazione della ricerca di sè attraverso la carne ed il piacere: "E il macellaio che mi parlava di sesso per tutto il giorno era fatto della stessa carne, ma calda e di volta in volta molle e dura; il macellaio aveva i suoi pezzi di prima e di seconda scelta, esigenti, avidi di bruciare la loro vita, di trasformarsi in polpa. E lo stesso era delle mie carni, di me che sentivo il fuoco tra le gambe alle parole del macellaio."

These Happy Days were yours and mine

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“Fonzie attacca Nanni Moretti” titola il Corrierone. Pare che in un suo film, “Aprile”, Moretti esclami “ me li ricordo alla Fgci, sono cresciuti vedendo Happy Days. È la loro formazione politica, morale, culturale ”. Happy Days, dunque, come sinonimo di qualunquismo. Ed Henry Winkler, l’attore che impersonava l’indimenticabile Fonzie, se l’è presa. Orbene, mi pregio di essere uno di quelli che è cresciuto guardando “Happy Days”. Altro che qualunquismo. Forse è impossibile spiegare alla generazione della playstation, ai balordi mascherati che manifestano contro la (benedetta!) globalizzazione, che cosa poteva significare, per dei ragazzini cresciuti alla fine anni 70, vedere i telefilm americani. Soprattutto in una famiglia di ceppo meridionale, con genitori educati sotto il fascismo, fortemente gerarchizzata, dove non si poteva discutere ma solo obbedire, il pranzo era un rito plumbeo che cominciava con una specie di interrogatorio sulle cose fatte nella giornata, uscire di casa era

Customer Relationship Management

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Stazione di Bologna © Dario Quintavalle, 2007

A dieta !!!

«Tre cose fanno grande l’Uomo: il pensiero, la pazienza, ed il controllo della Fame». Herman Hesse, "Siddharta"

Era tutto così semplice...

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E' tutto così semplice, sì, era così semplice, è tale l'evidenza che quasi non ci credo. A questo serve il corpo: mi tocchi o non mi tocchi, mi abbracci o mi allontani. Il resto è per i pazzi. Patrizia Cavalli

Prova Generale

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C`e` chi dice che sarei un buon padre. Comincio a pensarlo anch`io. E Sabina e` della stessa opinione ;-)