Morte di una scuola

Beh, ieri ero alla sede di Bologna della SSPA. Si respira aria di smobilitazione. La Finanziaria ne ha decretato l'accorpamento con il Formez a partire dal prossimo primo aprile.
Mi sono sentito come Charlie Brown quando alla vigilia delle vacanze estive parla alla scuola in mattoni rossi...

D'accordo, non è stata quel laboratorio dell'innovazione che ci si poteva aspettare, ma mi sconvolge un po' che nessuno abbia obiettato nulla sul suo scioglimento.

Dalla fine di marzo noi saremo ex allievi di qualcosa che non esiste più, e che pur con tutti i suoi torti, ha avuto il merito di offrire un'occasione più unica che rara a tanti giovani, in un paese che i giovani li odia.

Come "allievisspa" saremo allora alla stessa stregua di una automobile Innocenti, o di una macchina da scrivere Olivetti: prodotti di una fabbrica che ha chiuso. Difficile considerare distintivo un brand che non è più sul mercato.

Io non so come sarà la Scuola Nazionale di Amministrazione che verrà dopo. Ma mi permetto di essere pessimista. L'Italia è un paese dove si fanno esperimenti, senza però imparare nulla dalle esperienze. Successe per i CCFD (corsi concorso di formazione dirigenziale), ad esempio. Qualcuno dichiarò che quella era un'esperienza superata, e bum, tutto nella pattumiera. Salvo poi resuscitare lo stesso modello, precipitosamente dichiarato morto, senza peraltro fare un minimo di esame di coscienza su quello che aveva funzionato e quello che si doveva cambiare...

Sinceramente, penso che la SSPA meriti qualcosa di più da noi, di un silenzio indifferente sulla sua fine...
Nel bene e nel male, le dobbiamo parecchio.

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